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Primo giorno delle matricole del “Tedone”, il benvenuto di dirigente e insegnanti

La Redazione
​La preside Domenica Loiudice ricorda ai neoiscritti le parole di Giovanni Falcone: «Occorre compiere fino in fondo il proprio dovere qualunque sia il sacrificio da sopportare, costi quel che costi»​
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«Si respirava un’aria di leggerezza e di gioia giovedì mattina nell’auditorium del liceo “Tedone”: un esercito di giovanissimi studenti neoiscritti ha invaso l’androne della scuola con un carico di sorrisi, di speranze e di sogni contagiosi. Ad accoglierli un’emozionata dirigente scolastica, la professoressa Domenica Loiudice, che ha salutato, insieme ai suoi docenti e a numerosi alunni ed ex alunni, i giovanissimi studenti delle classi prime, ricordando loro le parole di Giovanni Falcone: “Occorre compiere fino in fondo il proprio dovere qualunque sia il sacrificio da sopportare, costi quel che costi, perché in ciò sta l’essenza della dignità umana”. Quello stesso Falcone che amava ripetere che per sconfiggere la mafia era necessario un esercito di maestre piuttosto che un esercito di militari, una metafora poetica e civile che ci riconduce alla purezza dei valori supremi in cui il liceo “Tedone” ha sempre creduto. Una scuola capace di infondere nei suoi studenti i valori della democrazia, della libertà, del rispetto delle regole e di parlare “all’orecchio della passione”, perché l’insegnamento, ha ribadito la professoressa Loiudice è basato sulla passione e sull’ascolto e lo studio, come ci insegnano i latini, significa anche amore».

Il racconto del primo giorno di scuola nel liceo ruvese è della professoressa Rosanna Pellegrini, che insieme ai suoi colleghi ha accolto i ragazzi del primo anno. «Sono l’amore per la conoscenza, la poesia, l’arte, la bellezza a muovere lo scambio del sapere in una scuola che si fa cura delle discriminazioni e piramide orizzontale dove tutti possono sentirsi uguali, al di là dell’appartenenza sociale, docenti e studenti, neoiscritti e neo maturati – prosegue -. E sono stati proprio loro a lasciare il testimone ai giovani studenti con i loro racconti, le esperienze, la crescita tangibile fra sapere, conoscenza e vissuto.

La gioia e l’emozione son divenute palpabili nella consegna dei berretti con il logo del liceo ai nuovi iscritti mentre scorrevano le note di “We are the champions”: “La considero una sfida e non la perderò. E noi intendiamo andare avanti e avanti. Noi siamo i campioni amici miei e continueremo a combattere fino alla fine, noi siamo i campioni”. I versi resistenti di Freddie Mercury hanno liberato la felicità dei giovani liceali nel primo giorno di scuola al “Tedone”. Una gioia condivisa, fra famiglie, studenti e docenti. Un abbraccio e la consegna di un testimone: “Fa’ la punta alla matita, corri a scrivere la tua vita. Scrivi parole diritte e chiare: Amare, lottare, lavorare”. Come scriveva Gianni Rodari.

lunedì 16 Settembre 2019

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