Attualità

20esimo anniversario di Santa Lucia, la storia della chiesa nelle parole di don Fabio

Giuseppe Tedone
La consacrazione ufficiale dell'attuale sede avvenne esattamente l'11 settembre 1999​. L'attuale parroco: «La comunità non è solo un edificio, ma sono le persone che devono essere pietre vive​»
scrivi un commento 1162

La chiesa di Santa Lucia compie 20 anni. Un traguardo importante, che il parroco Don Fabio Tricarico ha voluto festeggiare insieme alla sua comunità.

A lui abbiamo chiesto di raccontarci la nascita e la storia di questo luogo.

«La storia della parrocchia può essere divisa in due fasi – ci spiega -: la prima è quella dell’edificio situata presso l’ex Convento dei Cappuccini, che inizialmente si chiamava Santa Lucia e Santa Filomena, poi col tempo il nome è cambiato, perché c’erano dubbi sull’esistenza di quest’ultima santa, quindi è stato lasciato solo il nome Santa Lucia Vergine e Martire. Ovviamente col crescere della città, della zona e del quartiere, si è sentita l’esigenza di costruire una nuova chiesa, quindi la seconda fase grazie al parroco don Michele Del Vecchio, che presentò il nuovo progetto.

Poi per motivi pastorali lui è stato spostato a Molfetta e il novello parroco don Vincenzo Pellicani, nel suo ultimo mandato di parrocato, si è trovato nei tempi in cui è nata questa nuova struttura, in un quartiere più periferico rispetto alla chiesa originale, proprio per andare incontro alle esigenze di un quartiere. Negli ultimi anni ‘90 sono iniziati i lavori di costruzione, completati poi nel 1999 e seguiti dall’allora vescovo don Donato Negro, coadiuvato dal responsabile diocesano per la questione degli uffici di culto don Felice di Molfetta, prima di diventare vescovo della città di Cerignola. La consacrazione ufficiale avvenne esattamente l’11 settembre 1999, e la chiesa è diventata sempre di più un punto importante di incontro, di formazione e anche di comunione».

Ricordi degli aneddoti dal tuo arrivo in parrocchia?

«Sono già dieci anni che sono in questa comunità, gli ultimi due anni del mandato di don Nino Pastanella come vice parroco, prima di prendere il suo testimone continuando ancora oggi. Sono tante le cose che potrei raccontare, partendo dal fatto che questa chiesa non è esente da problemi di vario genere e come tutte le chiese nuove, dopo i primi anni idilliaci, piano piano cominciano a emergere dei difetti e qualcosa che poteva essere gestita meglio, pietre esterne che cadevano dall’alto anche in maniera pericolosa, ma è stato fatto un lavoro importante di sistemazione della facciata esterna a distanza di solo due anni dalla costruzione.

Poi nella struttura interna della parrocchia, dove ci sono le aule disposte per il catechismo, c’è stato un principio d’incendio collegato molto probabilmente ad un atto vandalico (ma non posso affermarlo con certezza), per fortuna bruciò solamente una stanza da bagno che non compromise l’intera struttura. Un altro difetto può essere la presenza dell’asfalto liscio, che può risultare pericoloso soprattutto nel periodo invernale, ma a parte queste negatività bisogna riconoscere che è una chiesa molto bella, un ambiente unico senza navate laterali e colonne che permette la partecipazione attiva di tutta l’assemblea.

Per quanto riguarda gli aneddoti dal punto di vista della comunità posso dire di aver vissuto dei momenti veramente gioiosi, dopo alcuni anni di appannamento siamo riusciti a far rinascere un movimento da parte dei più giovani attraverso gli oratori estivi e i campi scuola, anche se sappiamo che la chiesa non può essere vissuta come lo era precedentemente, considerato anche il cambiamento sociale e culturale soprattutto legato al concetto della famiglia, però tutto sommato non posso lamentarmi degli enormi sacrifici fatti grazie anche dai vari sacerdoti che mi hanno preceduto, mantenendo sempre viva la parrocchia di Santa Lucia».

Sono iniziati i festeggiamenti per il 20esimo anniversario della parrocchia, quali sensazioni hai provato nell’essere presente in quest’occasione speciale?

«Più che chiarmarli festeggiamenti era un modo per cercare di dare una scossa all’ambiente, cercando di vivere esperienze forti che possono suscitare entusiasmo e passione. Quale occasione migliore se non l’anniversario dei 20 anni della parrocchia?

Lo spettacolo che abbiamo ospitato sabato, nonostante le estreme difficoltà meteorologiche, ha visto la partecipazione di tantissima gente rimasta molto colpita nel vivere una serata dedicata alla vita di Padre Pio, considerato anche la presenza all’interno della parrocchia del gruppo liturgico legato al santo di Pietralcina, quindi ho voluto di associare una serata culturale e musicale, ma soprattutto riflessiva.

Poi ho pensato di invitare alcuni sacerdoti che hanno vissuto a pieno l’intera comunità celebrando le funzioni. Oltre al citato don Nino Pastanella, don Angelo Mazzone e don Gennaro Bufi, anche se in pochi giorni non si potevano chiamare tutti. L’obiettivo è stato ritrovarsi e aver vissuto tutti insieme questa bellissima ricorrenza.

Nella giornata di lunedì, al termine della celebrazione era in programma una catechesi sul tema della comunità e martedì sera l’adorazione eucaristica di ringraziamento. Questi ringraziamenti sono stati tenuti da padre Nicola Violante che adesso è Rettore e parroco della Basilica della Madonna dei Martiri a Molfetta, e ci ha aiutato a riflettere facendoci comprendere che la comunità non è un edificio, ma sono le persone che devono essere pietre vive. Nella giornata di mercoledì 11 settembre, giorno dell’anniversario, non è potuta mancare la presenza del nostro vescovo e pastore monsignor Domenico Cornacchia. È stato un momento dopo le vacanze estive per ritrovarsi tutti insieme in vista dell’inizio del nuovo anno pastorale».

lunedì 16 Settembre 2019

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti