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Gilet arancioni, presidio davanti al Comune in attesa della manifestazione a Roma

La Redazione
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Il corteo dei Gilet arancioni con i trattori
Il Sindaco: «Giovedì saremo con gli agricoltori ruvesi e meridionali tutti, per difendere un sud produttivo e operoso che chiede di essere trattato con pari dignità rispetto al resto del Paese»
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Sono iniziati ieri e proseguono oggi (ad Andria, Bisceglie e Terlizzi) i presìdi degli olivicoltori dei Gilet arancioni nei Comuni della Puglia. Bitonto, Ruvo di Puglia, Corato sono stati invasi ieri sin dalle prime ore dell’alba da trattori e agricoltori, questi ultimi stufi di aspettare interventi seri e concreti del Governo per far fronte alle gelate e alla xylella che hanno messo in ginocchio il settore. Il maltempo del febbraio 2018 ha mandato infatti in fumo il 70% del raccolto e oltre un milione di giornate lavorative, mentre l’infezione avanza inesorabile verso il barese e ha già bruciato il patrimonio olivicolo di tre province.

In piazza Matteotti il corteo è arrivato alle 13 e si è trattenuto fino al tardo pomeriggio, nonostante la pioggia e il vento. Alle 17.30 si è tenuto un Consiglio comunale monotematico dedicato proprio alla crisi del comparto, con tanto di maxischermo piazzato nell’androne di palazzo Avitaja per consentire a tutti di seguire la seduta.

«Abbiamo votato all’unanimità un ordine del giorno che chiede a Regione e Governo interventi concreti per contrastare in modo serio l’avanzata del batterio e per sostenere economicamente le imprese del settore – ha commentato il sindaco Pasquale Chieco, che in segno di solidarietà ha voluto esporre un gilet arancione sul balcone del Municipio -. L’olivicoltura per noi non è solo lavoro ed economia, ma anche identità e cultura. Per questo giovedì saremo a Roma con gli agricoltori ruvesi e meridionali tutti, per difendere un sud produttivo e operoso che chiede di essere trattato con pari dignità rispetto al resto del Paese».

Il 14 febbraio, infatti, gli agricoltori protesteranno in massa a Roma, guidati da numerosissimi Primi cittadini. «Sarà l’ultima chiamata per il Governo, che deve muoversi a intervenire con due decreti legge d’urgenza e con risorse adeguate per affrontare l’emergenza – ha dichiarato in proposito il portavoce dei Gilet arancioni Onofrio Spagnoletti Zeuli -. La situazione è diventata insostenibile, non aspettiamo più i tempi e i giochetti della politica, la pazienza degli agricoltori è abbondantemente finita».

martedì 12 Febbraio 2019

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