Ieri pomeriggio, al fortino di Sant’Antonio di Bari, Cgil, Cisl e Uil hanno organizzato un flash mob unitario di solidarietà ai 47 migranti a bordo della Sea Watch. La mobilitazione, aperta a sindaci, reti, associazioni e semplici cittadini, ha voluto idealmente formare una grande catena umana di solidarietà al grido di #Fateliscendere.
«Bari, porta d’Oriente e porta sul mondo, non può restare in silenzio di fronte a quanto sta avvenendo a Siracusa, davanti al ricatto del Governo sulla pelle degli ultimi e alla risposta popolare che chiede un’azione di umanità verso chi soffre innocente», è stato l’invito dei sindacati.
All’appello ha risposto “Presente” anche il primo cittadino di Ruvo di Puglia Pasquale Chieco, intervenuto alla manifestazione insieme al consigliere comunale Antonio Mazzone. La motivazione l’ha spiegata sulla sua pagina Facebook. «Per sostenere le ragioni dell’accoglienza e della solidarietà contro la falsa e ottusa retorica dell’odio; perché non c’è nessuna invasione da scongiurare, semmai c’è da fermare la fuga di tanti giovani (molti di più di quanti ne arrivano) che vanno all’estero perché questo Paese non sa valorizzare i talenti e le idee», ha scritto Chieco, che ha indossato per l’occasione la fascia tricolore «perché la Costituzione Italiana ci dice che il nostro Paese aiuta chi fugge e chi ha bisogno. Perché davanti alla barbarie è indispensabile restare umani».
Intanto la Sea Watch, dopo un accordo internazionale, è attraccata questa mattina alle 5.30 nel porto di Catania. I 15 minorenni a bordo saranno portati in una comunità, mentre gli adulti resteranno nell’hotspot di Messina in attesa di essere smistati negli otto Paesi europei che hanno accettato di accoglierli.