Cultura

Work in progress. Alla (ri)scoperta della via Appia

La Redazione
​Nella biblioteca Testini la presentazione del libro a cura dell'associazione fotografica ruvese "Cacciatori d'ombra". Alla serata parteciperanno l'urbanista Dino Borri e lo scrittore Antonio Gelormini​
scrivi un commento 363

Giovedì 24 gennaio alle 18, nella biblioteca comunale Testini in via De Gasperi 26, sarà presentato il libro “Appia. Work in progress” a cura dell’associazione fotografica Cacciatori d’ombra.

La serata vedrà la presenza del professor Dino Borri, urbanista e docente del Politecnico di Bari, e del giornalista e scrittore Antonio V. Gelormini, i quali si confronteranno sul tema che il libro propone, ossia l’Appia, una strada del Sud, il paesaggio e il territorio, considerati anche nella loro componente umana, indagati nel contesto di una loro riscoperta.

Il viaggio e il senso di appartenenza, queste potrebbero essere le cifre del progetto, dove per viaggio si intende esplorazione e per appartenenza il fatto di essere “indigeni”.

L’ispirazione viene dal testo di Paolo Rumiz “Appia”, in cui viene narrato il percorso fatto a piedi da lui e da altri suoi amici lungo una delle più antiche strade del mondo, certamente la più antica d’Italia, e che restituisce un itinerario dimenticato, splendido e tragico allo stesso tempo. Nel libro, lo scrittore esplicita un augurio che è anche un invito: che altri viaggiatori possano ripercorrere «questo bene scandalosamente abbandonato» per riappropriarsene prima che esso venga definitivamente cancellato.

Gli autori hanno accolto questo invito. «La fotografia – dicono – è il nostro linguaggio ed è con esso che abbiamo inteso ripercorrere l’antico itinerario nella sua parte meridionale, seguendo le mappe che sono state accuratamente preparate dai suoi primi viaggiatori contemporanei. La visione di questa via propone una sua nuova immagine, che la faccia sentire nostra, evitando la retorica di una Puglia e Basilicata turistica o, come spesso si dice, da cartolina.

A guidarci è stato il privilegio di essere persone che su questa terra ci vivono, esso si traduce in un attraversamento lento e meditato proprio perché non di passaggio. È proprio così che il bello e il brutto, il politico e il religioso, archeologia, ferrovie, piantagioni, chiese, fabbriche, svincoli e persone si fondono in unico sguardo. Utili si sono rivelate le esperienze di chi ci ha preceduto, i viaggiatori ma anche i poeti e gli scrittori, non abbiamo dovuto inventare nulla ma, semplicemente, abbiamo “rivisto” ciò che già c’è. In fondo si tratta di un cammino e ogni cammino è quasi sempre un’esperienza collettiva, anche se distante nel tempo».

Il libro mette insieme circa 100 immagini di nove fotografi dell’associazione: Pasquale Amendolagine, Nello Coppola, Alessio Deluca, Mauro Ieva, Francesco Mezzina, Patrizia Ricco, Marco Sacco, Simone Sanchioni e Salvatore Simonetti. Il volume contiene anche i contributi dello stesso Rumiz e di urbanisti, storici, scrittori e poeti come Dino Borri, Giuliano Volpe, Franco Arminio e Vincenzo Mastropirro, così che la fotografia si coniughi con la scrittura per giungere insieme alla stessa meta: la riscoperta del nostro territorio.

Ad aprire l’incontro il saluto del sindaco Pasquale Chieco e gli interventi dell’assessore alla Cultura Monica Filograno e del presidente dei Cacciatori d’ombra Mauro Ieva.

Durante la serata sarà possibile acquistare il libro.

sabato 19 Gennaio 2019

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti