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Tutto pronto per la terza edizione di Luci e suoni d’artista

Giuseppe Tedone
Il sindaco Pasquale Chieco: «In un momento così politicamente oscuro, di città che si chiudono, che mettono nell'angolo, noi siamo una città che unisce, che mette insieme, che si relaziona»​
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Ieri pomeriggio, nella gremita sala conferenze di palazzo Caputi, sì è svolta la conferenza stampa di presentazione della terza edizione di Luci e suoni d’artista, la cui accensione avverrà questa sera alle ore 20.30 in piazza Matteotti.

«Quest’anno il progetto ha cominciato a camminare sulle gambe delle persone che si sono attivate fin dall’inizio affinché esso fosse possibile – esordisce l’assessora alla Cultura Monica Filograno, che ritaglia per sé l’inedito ruolo di “presentatrice”, raccontando la genesi dell’iniziativa -. Il primo anno si è svolta in un spirito d’improvvisazione, e uso questa parola con un significato assolutamente positivo, perché sa improvvisare chi sa essere e chi sa fare. L’improvvisazione della prima edizione significa l’essere partiti di corsa alla notizia del piccolo finanziamento regionale ottenuto e alla possibilità di avviare il progetto nel novembre-dicembre del 2016.

L’anno scorso il livello è cresciuto, e quest’anno ancora di più, grazie al processo di partecipazione, il numero di persone coinvolte, la capacità di condurre la partecipazione, che come Amministrazione ci impegniamo ad attivare in tutti i campi delle nostre politiche.

Luci e suoni d’artista è un progetto culturale senza virgolette – ci tiene poi a precisare -, che consiste nella valorizzazione degli attrattori culturali della nostra città, il centro storico in primis, lungo un itinerario che passa davanti ad alcuni dei suoi monumenti più importanti, e che quest’anno arriva non a caso al complesso di San Michele Arcangelo, lungo corso Piave, dove sono state installate alcune opere della scorsa edizione. È un progetto di creatività collettiva in cui possono essere coinvolti tutti quelli che hanno voglia di partecipare».

«Luci d’artista mette insieme una ricchezza umana eccezionale», conferma Giorgia Floro, che insieme ad altri ha contribuito alla realizzazione degli allestimenti.

«In un momento così politicamente oscuro, di città che si chiudono, che mettono nell’angolo, noi siamo una città che unisce, che mette insieme, che si relaziona», dice con orgoglio il sindaco Pasquale Chieco. Un segno evidente «che si possono costruire comunità sane». È un’edizione, questa de “La maraviglia”, pensata soprattutto per i bambini, come simbolo della volontà di costruire per loro un futuro migliore.

«Qual è la differenza rispetto all’anno scorso?», chiede in conclusione il direttore artistico e ideatore Vittorio Palumbo. «È cresciuto molto il livello di partecipazione, così come la qualità e professionalità». Nulla spiega – appositamente – sul possibile significato degli oggetti rappresentati, lasciando a ognuno la bellezza di stupirsi, di porsi domande, di…maravigliarsi, come fanno i poeti, i filosofi e i bambini.

Le installazioni resteranno visibili per due mesi, fino al prossimo 7 febbraio.

venerdì 7 Dicembre 2018

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