Spettacolo

Il solstizio d’estate ospite d’onore alla Festa della musica

Raffaella Anna Dell'Aere
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La festa della musica a Ruvo
​L'anima centrale della fluente performance eseguita in piazza dell'Orologio​ è stata "l'Improvvisazione", guidata ad arte dai maestri d'eccellenza Nicola Pisani, Giovanni Tamborrino​ e Luigi Morleo​
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Capita, a volte, che coincidano energie parallele talmente intense da sconvolgere gli equilibri precostituiti, creando convergenza e mescolanza tra le sensazioni artistiche e territoriali, tra i linguaggi e i sentimenti, l’apprendimento e la sapienza.

È ciò che è successo la sera del 21 giugno a Ruvo, in uno dei tanti magnetici sipari della “Festa della musica”, partorito nel cerchio emozionale di piazza dell’Orologio e infiammato dal carisma solare dell’ospite d’onore: il solstizio d’estate.

L’anima centrale della fluente performance musicale e teatrale è stata “l’Improvvisazione” guidata ad arte dai maestri Nicola Pisani, jazzista e compositore, nonché maestro e vicedirettore del Conservatorio di Cosenza; da Giovanni Tamborrino, autore teatrale e docente di percussioni al Conservatorio di Matera e da Luigi Morleo, docente di percussioni al Conservatorio di Bari, appassionato dei suoni etnici e orchestrali. Un trio d’eccellenza che ha interagito con l’entusiasmo e la passione musicale del poliedrico ed eterogeneo gruppo di tanti ragazzi e ragazze, creando composizioni musicali di ampie sonorità, libere come le onde del mare, che invadono e si ritraggono.

La filiera di batterie, l’amalgama dei fiati, la graffiante chitarra elettrica, la suggestiva tastiera, il centrale violoncello, hanno creato spartiti originali e irripetibili, lontananze e unioni, melodie e pause in perfetta simbiosi con i puzzle di brani coinvolgenti di Pink Floyd, Queen, Deep Purple, Beatles. Un concerto con e senza spartiti, amalgamato dal vortice di suoni intensi fusi alle voci attoriali, alle voci cantate, alla declamazione del monologo sulla cima della Torre dell’Orologio, incorniciata dal Tricolore danzante a suon di vento.

Artefici di questo tripudio sonoro, l’arte e la musica di Nicola Bucci e la sua “Rubis Canto”, di Pino Caldarola con “l’Apulia’s Banda”, della Scuola di musica e canto “To Play”, degli “Amici della Musica”, dei musicisti dell’associazione culturale “Nicola Cassano”, dell’associazione corale e polifonica “Michele Cantatore”, di Gianni Mazzone con “l’Accademia Cantomania” e di Tommaso Scarimbolo con “Bembè Arti musicali e Performative”.

«Condivisione dei saperi e rinunciare al proprio, per mescolarsi con l’altro», è stato l’obiettivo principale della serata per l’eclettico maestro Scarimbolo, avvolto nella sua giacca circense, che ha dato lo start al cordone umano e musicale nel post serata. Una moltitudine di giovanissimi ha suonato in corsa per le vie del centro storico, incalzando il suono dei tamburi battenti, in una Ruvo artistica che pregustava già l’aria frizzantina del “Talos Festival”. Non a caso fa capolino tra la folla il papà del Talos, Pino Minafra, affiancato dal sindaco Ninni Chieco che, audacemente, ha sostenuto la corsa tra i giovani musicisti insieme all’assessora Monica Filograno. Non passa inosservato l’entusiasmo giocoso e atletico del consigliere Mario Paparella che resta al passo nella processione festosa, fino a tuffarsi ai piedi della Cattedrale con i giovani musicisti, guidati, in un unico impeto ludico, da Tommaso Scarimbolo.

Si dice “Passato il santo, finita la festa”, ma il proverbio comune e arcinoto, a Ruvo non prenderà mai piede, perché nessuna festa finisce quando ha le radici nella Musica.

sabato 23 Giugno 2018

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