Politica

I vertici regionali di Forza Italia si incontrano a Ruvo

La Redazione
Saranno presenti deputati e senatori del partito. Gli Azzurri vogliono compattarsi e vincere le Amministrative a Bari e Foggia nel 2019, per poi conquistare il palazzo della Regione nel 2020
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I vertici pugliesi di Forza Italia si ritroveranno oggi tutti attorno a un tavolo per discutere lo schema di gioco da attuare nelle prossime competizioni elettorali. L’occasione sarà il dibattito voluto dal coordinatore regionale Luigi Vitali e messo in piedi dai consiglieri comunali di Ruvo di Puglia Mariatiziana Rutigliani e Antonello Paparella.

La nostra città sarà infatti il campo neutro a poca distanza da Bari e al centro della Puglia, in cui si terrà il summit dal titolo “Forza Italia da opposizione a forza di governo”.

Gli Azzurri hanno voglia di compattarsi e vincere le Amministrative a Bari e Foggia nel 2019, per poi fare il salto verso la conquista del palazzo della Regione nel 2020.

«Uniti al nostro interno e con tutto il centrodestra manderemo a casa Emiliano e ridimensioneremo ancor più i 5 stelle», è il messaggio che circola tra i dirigenti.

Chiamati a raccolta tutti i parlamentari, i consiglieri regionali e gli amministratori locali con i sindaci. Saranno presenti Francesco Paolo Sisto, Dario Damiani, Mauro D’Attis, Elvira Savino e Licia Ronzulli con un collegamento telefonico. Ci saranno anche gli eurodeputati Fulvio Martusciello e Barbara Matera.

«Forza Italia non si ferma mai. Il confronto a Ruvo di Puglia è sul presente e soprattutto sul futuro. I risultati sia alle politiche che alle Amministrative, tra i migliori in Italia, sono per noi un punto di partenza», queste le dichiarazioni di Vitali.

L’appuntamento è alle 19 nell’Hotel Pineta.

venerdì 15 Giugno 2018

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 salvatore di gennaro
salvatore di gennaro
5 anni fa

Da vecchio laureato in Scienze Politiche ed Economiche, mi chiedo cosa abbia fatto ultimamente (ma anche prima) di significativo Berlusconi, per sperare di tornare a vincere. A prescindere dal fatto che il Sud (orfano di una DC che, in nome della conquistata libertà al fascismo, dell'antagonismo al comunismo e dell'esaltazione del bigottismo, è stata la madre della corruzione e del clientelismo) ha dovuto attendere, incapace di creare un “prodotto” locale, un “messia” milanese, del tutto indifferente ai problemi del mezzogiorno, per attaccarvisi come una sanguisuga, ma poi, senza proporre argomenti nuovi e ben accetti (ad esempio, la lotta alla “casta”, causa di tutti i nostri guai), come sperano ora, i forzisti, di tornare in auge? Facendo perno sui soliti fallimenti altrui? Troppo poco.