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Visita del Papa, lezioni sospese anche alla “Cotugno-Carducci-Giovanni XXIII”

La Redazione
Intanto il sindaco Chieco cerca di smorzare le polemiche con un lungo post su Facebook: «Ritengo, in piena coscienza, di aver seguito anche in questa difficile scelta l'insegnamento di don Tonino»
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In occasione della visita di papa Francesco domani a Molfetta, anche la scuola media “Cotugno-Carducci-Giovanni XXIII” sospende le lezioni. La decisione è stata presa nel corso di una seduta straordinaria del Consiglio d’istituto tenutasi ieri.

La motivazione principale risiede nelle «probabili difficoltà che si sarebbero create a livello di vigilanza delle classi e di sicurezza, data l’assenza di numerosi docenti». La giornata sarà recuperata il 1° giugno.

Intanto il sindaco Pasquale Chieco tenta di smorzare le polemiche sulla mancata ordinanza di chiusura, emanata invece dagli altri tre Comuni della Diocesi (e non solo). Lo fa con un lungo post su Facebook indirizzato a tutti i ruvesi, nel quale precisa innanzitutto che «non c’è stata alcuna sottovalutazione della portata storica della venuta del Santo Padre nelle nostre terre (atteggiamento di cui l’aveva accusato l’opposizione di centrodestra), legata com’è alla celebrazione della figura di don Tonino Bello, profeta e maestro di vita dei nostri tempi, capace di ispirare credenti e non a valori universali sfidanti da incarnare e praticare, giorno per giorno».

Poi spiega che la scelta è scaturita da un’«attenta e prudente considerazione di una serie di elementi», tra cui «la tutela di tutti coloro che non possono o non intendono partecipare (e penso in particolare ai tanti genitori che si trovano in una di queste condizioni); la materiale impossibilità di una partecipazione generalizzata alla Santa Messa a causa della limitazione degli accessi che sono contingentati; la ingiustificata diversità che si determinerebbe tra chiusura delle scuole da una parte e la normale apertura di tutti gli altri uffici pubblici dall’altra.

Ho soppesato lungamente queste ragioni e ho sentito che la considerazione di ciascuna di esse non offende in alcun modo la fede dei credenti né tantomeno contrasta la celebrazione del nostro don Tonino Bello il cui insegnamento ritengo, in piena coscienza, di avere seguito anche in questa difficile scelta, mettendo al centro della mia decisione la libertà e i bisogni dei cittadini (credenti e non).

Sento, in conclusione, di dirvi che venerdì (domani, ndr) indosserò la fascia e rappresenterò la nostra città nell’incontro con papa Francesco con sincera gioia e con intima e profonda partecipazione perché le sue parole, che tanto richiamano quelle dell’Uomo straordinario che è venuto a celebrare, sono un faro per me come per la nostra comunità»

giovedì 19 Aprile 2018

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