Cronaca

Sequestrati otto quintali di cavi rubati

La Redazione
Erano stati asportati da un parco fotovoltaico. L'operazione condotta dalla Metronotte. Un andriese è stato arrestato, mentre il suo complice, probabilmente un nordafricano, si è dato alla fuga​
scrivi un commento 507

Questa mattina, intorno alle 6, una pattuglia di guardie giurate della Metronotte Ruvo, impegnata nei consueti servizi di vigilanza, mentre transitava sulla provinciale 231, ha notato una Renault Twingo con due persone a bordo. Ad attirare la loro attenzione è stato il fatto che la vettura procedesse in direzione Andria a velocità particolarmente sostenuta e che apparisse oltremisura caric.

All’interno si poteva inoltre notare la presenza di una massa notevole di cavi elettrici, maldestramente occultati da un telone. I vigilantes, intuendo che il materiale potesse essere oggetto di furto, hanno seguito il veicolo segnalandone la posizione alla centrale operativa per le opportune segnalazioni alle Forze dell’ordine.

Nel frattempo, le persone a bordo della Twingo, accortesi di essere tallonate, hanno prima cercato di travisarsi, poi hanno accelerato, mettendo in atto più volte manovre pericolose e tentando invano di speronare la vettura dei vigilantes, al fine di farli desistere dall’inseguirli.

I vigilantes hanno costretto i malviventi ad arrestare la corsa nei pressi dell’intersezione con la strada comunale Francavilla, alle porte di Corato. I due hanno abbandonato la vettura e si sono dati alla fuga a piedi nei campi. Uno di loro, un cittadino andriese, è stato raggiunto e bloccato dai Metronotte e consegnato ai Carabinieri dell’aliquota radiomobile Trani, giunti su segnalazione della centrale operativa dell’istituto. Tratto in arresto, è ora a disposizione dell’autorità giudiziaria. Il complice, probabilmente un nordafricano, è riuscito a dileguarsi nelle campagne e a far perdere ogni traccia.

All’interno dell’auto sono stati ritrovati circa otto quintali di cavi elettrici. Tutto è stato posto sotto sequestro. L’attività di indagine, condotta dai militari intervenuti, ha permesso di individuarne in breve il luogo di provenienza, un parco fotovoltaico non lontano da Terlizzi, sulla provinciale Mariotto Quasano.

Sono in corso ulteriori approfondimenti per risalire agli altri componenti della banda.

sabato 6 Maggio 2017

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti