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Il Parco non dimentica don Cassol

La Redazione
A sei anni dalla morte, una cerimonia commemorativa nel luogo dell'omicidio. Veronico: «Un'occasione per ricordare il dovere dell'impegno quotidiano per la difesa della bellezza delle nostre aree protette»
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Ieri il Parco nazionale dell’Alta Murgia, il Comune e la Diocesi di Altamura Altamura hanno celebrato il ricordo di don Francesco Cassol, vittima di omicidio nel territorio nella notte tra il 21 e il 22 agosto del 2010.

Alla cerimonia, svoltasi nei pressi del crocifisso posto nel luogo del delitto, hanno parteciperanno il presidente e il direttore dell'ente Parco, Cesare Veronico e Fabio Modesti, il sindaco di Altamura Giacinto Forte accompagnato da una rappresentanza dell’amministrazione comunale, e il segretario della Diocesi di Altamura, Gravina e Acquaviva delle Fonti, don Giuseppe Loizzo.

Al termine della deposizione della corona di fiori, Veronico ha ricordato che il Parco si è fatto promotore, nel 2012, del gemellaggio il suo omologo delle Dolomiti Bellunesi, nel cui solco rientra anche questa iniziativa: «Questo incontro rappresenta un'occasione per ricordare il dovere dell' impegno quotidiano per la difesa della bellezza delle nostre aree protette contro ogni forma di illegalità: il bracconaggio, gli incendi, l'abbandono dei rifiuti. Un impegno che va al di là degli individui e che deve vedere operare istituzioni e cittadini quotidianamente in difesa di un patrimonio comune. Se faremo questo, se sapremo dar seguito negli anni al suo esempio, il sacrificio di don Cassol non sarà stato vano».

Il sindaco di Altamura ha quindi ribadito la volontà dell’intera comunità di rinsaldare la relazione con quella di appartenenza del prete ucciso: «Siamo qui per ricordare un tragico evento: la scomparsa di don Francesco Cassol. un uomo di fede, che amava la preghiera, il rapporto con i giovani e il contatto con la natura di questo straordinario territorio. Da quel giorno nefasto, lui è sempre qui con noi, accolto nel cuore della nostra comunità. Quella tragedia ha segnato l'inizio di un legame profondo e indissolubile tra le città di Longarone e Altamura».

Don Giuseppe Loizzo ha rimarcato la piena aderenza del pensiero e delle azioni di don Cassol a quanto indicato da papa Francesco nell’enciclica Laudato Si', sottolineando il valore spirituale e morale del rapporto tra uomo e natura.

martedì 23 Agosto 2016

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