Politica

Elena Gentile: «Chieco sa come non tralasciare nulla»

Francesca Elicio
L'europarlamentare del Pd a Ruvo a sostegno del candidato sindaco del centrosinistra insieme a Francesco Schittulli e Laura Marchetti. Oggi prevista la presenza di Emiliano
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Comizio ricco di consensi quello tenuto ieri sera in una gremita piazza Dante dal candidato di centrosinistra Pasquale Chieco. Ad affiancarlo c'erano Francesco Schittulli, l’antropologa Laura Marchetti e l'europarlamentare del Pd Elena Gentile, che hanno fatto interventi brevi ma concisi, tutti e tre mirati a supportare e a descrivere uno dei punti che l'aspirante sindaco ha presentato durante tutta la sua campagna alla cittadinanza.

Francesco Schittulli

Ha iniziato Schittulli, sottolineando l’importanza del voto e del lavoro che Chieco, con tutta la sua squadra, sta facendo per salvare questa città: «Pur avendo una breve esperienza nel mondo della politica amministrativa, sin da subito ho pensato di non adottare la dicotomia destra/sinistra. La mia politica si rivolge alla gente che ne ha bisogno. E posso dire che questa esperienza è stata alquanto positiva; ho potuto conoscere la saggezza e correttezza del sindaco Ottombrini, ho conosciuto Ninni e i ragazzi e posso dire che quando le proposte arrivano dai ragazzi, il tutto si trasforma in qualcosa di ecumenico. Dobbiamo cercare di rivoluzionare il sistema politico e intellettuale: per questo vi invito ad andare a votare per essere protagonisti assoluti; bisogna votare soprattutto i giovani e le persone per bene».

Laura Marchetti

Laura Marchetti si è soffermata invece sulla questione territorio: «Purtroppo non è mai abbastanza parlare di territorio. Secondo me Ninni sta svolgendo un’impresa difficile, in quanto in questa esperienza bisogna mostrare delle doti e non un apparato scenografico. Ha tre qualità: è un professore, studioso e scrittore; riesce ad avere un rapporto di ironia con il potere; è un visionario con un programma complesso e intrecciato. E nel suo programma c’è questa sorta di ritorno al benessere, parola che amo e che non vuol dire solo stare nel giusto, ma anche avere una sorta di felicità sociale che si ottiene solamente consolidando il rapporto con la natura. La città deve essere il nostro grembo, il nostro utero. Abbiamo il bisogno di rivedere i nostri comportamenti che sono stati fino a questo momento predatori; dobbiamo imparare ad osservare la natura come se si trattasse di bambini: metterla come primo bene comune in modo da poter sviluppare in seguito la salvaguardia della seconda natura, che riguarda i nostri agriturismi, le masserie e i centri storici. Ed è proprio il paesaggio a costituire l’identità italiana: in particolar modo il centro storico è considerato dagli antropologi come un qualcosa di simbolico e centrale; perdendo questa centralità, la comunità ha perso anche il simbolismo».

Elena Gentile

Ma senza dubbio l’intervento più atteso è stato quello di Elena Gentile, che ha espresso il suo totale affetto e la sua immensa stima nei confronti di un uomo con il quale ha avuto contatti per dieci anni. «Dobbiamo immaginare oggi la Puglia come un grande cantiere di armonizzazione, che ha centrato obiettivi di spesa e ha fatto investimenti che hanno cambiato i volti delle città in modo da poter immaginare un futuro moderno senza discostarsi dal passato. La Puglia è riuscita a prendere come modello l’Europa dell’economia commerciale e digitale in una visione che non dimentica le persone più fragili. Ruvo ha bisogno di rafforzare i legami politici, culturali e anche sentimentali. La politica oggi è scontro, in realtà è soltanto immaginare il mondo che verrà. Ho chiamato personalmente Ninni una volta appresa la sua candidatura perché credo possa essere un sindaco all’altezza della sfida. Può rappresentare una sintesi tra cultura moderata e ambizione che spinge alla coniugazione tra il Pil e il concetto di benessere. Chieco ha ottime capacità concrete; sa come non tralasciare nulla».

Pasquale Chieco

E’ toccato proprio al candidato sindaco concludere la serata con un pensiero in merito a ciò che accadrà il prossimo 5 giugno. «Sono davvero onorato da tutte queste gratificazioni ricevute. Questo per me si presenta come un periodo di bilanci: operare in Regione mi ha consentito di mettermi alla prova; non è facile passare dallo studio all’atto pratico. Credo che la parte fondamentale dell’amministrare sia proprio quella dell’organizzazione. La cosa che più mi ha colpito di questo periodo e che mi è piaciuta è stata quella di passare del tempo con la gente, di creare rapporti: è questo ciò che mi emoziona di più. Mi trovo di fronte a una realtà avanzata che ha solo bisogno di sostegno: qui c’è realtà, visione e capacità di relazionarsi. Voglio un Comune che stia sempre più vicino a chi produce ricchezze per il territorio. Non voglio rimanere dentro quel palazzo, sono stato chiuso in un ufficio per troppo tempo. Io voglio stare fuori, conoscere, creare relazioni. E credo che il limite più ridicolo che questa città si è posta è stato quello di conoscere. Bisogna capire che lo studio è ricchezza. Abbiamo potenzialità enormi che hanno bisogno di essere valorizzate. Bisogna solo cambiare ottica e raggiungere degli obiettivi. La mia fortuna è che non sono solo. Ho una squadra ampia che costituirà la prima rete con la quale lavorerò.

Credo che sia essenziale raggiungere due visioni: la prima è la pienezza dei poteri. Eserciterò questo compito fino in fondo in modo onesto; sono un uomo libero e tale rimarrò. La seconda è la vocazione all’unione. Mi piace unire le persone ai progetti. L’elemento è la relazione personale creata con una solida coalizione. Sono felice che il mio coinvolgimento alla politica abbia coinvolto emotivamente molti», ha concluso fra gli applausi.

Oggi sarà il presidente del consiglio regionale Michele Emiliano a spendere parole sulla politica amministrativa proposta dal candidato Chieco.

mercoledì 1 Giugno 2016

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