Politica

Ennesimo congelamento dell’ecotassa per chi non ricicla. A giugno nuovo +5% per “salvarsi”

Mariella Vitucci
Venerdì il Consiglio regionale ha approvato l'emendamento di Filippo Caracciolo
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Per il quinto anno consecutivo il Consiglio regionale della Puglia ha "rimodulato" l'ecotassa, il tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi indifferenziati. Con un emendamento a firma del consigliere regionale Filippo Caracciolo (Pd), presidente della V commissione Ambiente, nella seduta di venerdì dedicata alla manovra di bilancio 2016, è stato stabilito l'ennesimo rinvio del pagamento degli aggravi dell'ecotassa per i Comuni inadempienti in cui la percentuale di raccolta differenziata non raggiunge i livelli previsti dalla normativa (40%). La legge regionale risale al 2011 e le sanzioni dovevano entrare in vigore dal 2012, ma gli inadempienti la faranno di nuovo franca.

Esattamente come l'anno scorso, saranno infatti esonerati dal pagamento della maggiorazione dell'ecotassa i Comuni che raggiungeranno nel mese di giugno 2016 una maggiorazione di 5 punti percentuali rispetto alla raccolta differenziata raggiunta nel mese di novembre scorso.

La raccolta differenziata può attendere, insomma, in una Regione da anni in emergenza rifiuti, con le discariche (quelle poche ancora aperte) al collasso. «La differenziata ha bisogno di impianti che non sono stati ancora realizzati e che dobbiamo immediatamente realizzare», assicura il governatore Michele Emiliano. Ma "immediatamente" quando, se ancora manca un piano?

E l'assessore alla qualità dell'ambiente Domenico Santorsola aggiunge: «Avevamo immaginato un intervento meno incisivo sull'ecotassa per premiare quelle realtà territoriali che, in qualche misura, si erano sforzate di lavorare sulla raccolta differenziata, pur senza pesare troppo sui bilanci comunali già asfittici. Il Consiglio regionale, nella sua autonomia di organo legislativo, ha inteso adottare uno strumento più forte aprendo nuove finestre d'incremento delle percentuali per permettere alle amministrazioni di chiedere nuovi sgravi come accaduto negli ultimi due anni».

lunedì 8 Febbraio 2016

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