Politica

“Uniti per Ruvo”…e per una corretta gestione dei rifiuti

La Redazione
La coalizione, dopo il «raggelante silenzio del Primo Cittadino» alla richiesta di incontro sul tema Tari, ne ha parlato durante la sua assemblea con un rappresentante istituzionale dell'Aro
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La nuova compagine politica Uniti per Ruvo, nata da un'alleanza di tre partiti e altrettante liste civiche in vista delle Amministrative del prossimo anno, ha chiesto lo scorso 12 dicembre un incontro urgente al Sindaco per affrontare l'argomento Tari, che tanto sta facendo discutere in vista dell'imminente scadenza di fine anno.

Dopo oltre dieci giorni, però, dicono in una nota inviata ieri alle redazioni, «abbiamo atteso con fiducia l’accettazione della nostra proposta, o per lo meno ci aspettavamo un cenno di risposta alla nostra richiesta con qualche motivazione sulla scelta (positiva o negativa) di incontrarci», ma niente di tutto ciò sembra essere arrivato da Palazzo di Città nei confronti «di una coalizione che si propone di cambiare il clima amministrativo di Ruvo per migliorare le condizioni di vivibilità nella nostra città».

Rispetto «al totale e raggelante silenzio del Primo Cittadino», però, il movimento non si è perso d'animo, rivolgendo le proprie domande a un «rappresentante istituzionale dell’Aro che, durante l’assemblea della coalizione, ha chiarito molti aspetti della gestione Tari e ha riconosciuto la validità delle nostre proposte. Prima fra tutte è risultata inopportuna la scelta di far partire la raccolta a zone, prolungando nel tempo la fase di avvio della differenziata porta a porta</strong>; come anche si è sottolineata l’inopportunità della concessione di proroghe alle società incaricate del servizio di raccolta, senza espletare alcuna gara di appalto».

Per quanto riguarda l'imposta, poi, sempre nello stesso incontro «si è ribadito che il calcolo dei costi del servizio dato in appalto non può includere le spese per l’acquisto di mezzi e attrezzature che serviranno anche nei prossimi anni». Calcolo che secondo loro dovrebbe anche escludere i soggetti appartenenti al singolo nucleo familiare, ma non dimoranti nell'abitazione, come ad esempio studenti e lavoratori fuori sede. «Altri aspetti tecnici sono emersi durante la discussione – scrivono ancora -, di cui si  tratterà nell’assemblea cittadina prevista dopo le festività natalizie.

In conclusione si è riconosciuto che ormai la scelta della raccolta differenziata è inevitabile, ma si è fortemente ribadito che la gestione della stessa non è un elemento secondario, bensì rappresenta un campo di azione nel quale si possono di gran lunga migliorare i servizi e ottenere un adeguato risparmio; ci sono le premesse per realizzare le eccellenze, con un impegno attento di gestione».

mercoledì 23 Dicembre 2015

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Ciccio Kim
8 anni fa

Ehi, “uniti per Ruvo”, quando riuscirete a relazionarvi con i geni che hanno escogitato questo allucinante sistema di raccolta, fate presente quanto segue:1) i montoni di umido, per il tempo tecnico occorrente alla loro rimozione, restano alla mercé di cani, gatti, topi e altra fauna itinerante, con gravissimo pregiudizio per l’igiene (nonché per il decoro); 2) con quale cuore si può costringere un nonnino di novant’anni a tirarsi fuori di casa, magari in una gelida sera invernale, per andare a lasciare il suo sacchettino di rifiuti? Dobbiamo forse ipotizzare una raccolta differenziata anche per i vecchietti rimasti assiderati sull’uscio nell’eroico gesto del conferimento? 3) li vogliamo distribuire o no, questi benedetti sacchetti microchippati? Altrimenti si continuerà a scaricare di tutto e di più nella stessa busta che non verrà rilevata, alla faccia della TARI raddoppiata. Grazie.

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