Lunghe code e grosse polemiche stanno intasando in questi ultimi giorni l'ufficio Tributi del Comune di Ruvo di Puglia. Da quando, cioè, i cittadini hanno ricevuto la bolletta per il saldo della Tari, che scadrà il prossimo 30 dicembre. La richiesta di pagamento della già tanto odiata tassa sui rifiuti quest'anno ha riservato l'ulteriore sorpresa di un considerevole aumento, che si aggira intorno al 30% per le utenze domestiche e sfiora addirittura il 50% per quelle non domestiche. Aumento che grava tutto su quest'ultima tranche, ci spiega in merito l'assessore al Bilancio Salvatore Di Rella, poiché le due precedenti erano state calcolate sui costi di smaltimento del 2014, mentre il nuovo bilancio, con le relative tariffe aggiornate, è stato approvato solo a settembre scorso. E nel frattempo, nel 2015, la spesa è passata da 3 a 4,5 milioni di euro.
Il motivo di un così considerevole aumento lo spiega ancora l'assessore: «Fino all'estate del 2014 conferivamo l'indifferenziato nella discarica di Trani. Da quando ha chiuso, la Regione ci ha imposto di portarlo in quella di Statte, in provincia di Taranto (che al momento risulterebbe la più vicina). Ciò ha comportato una maggiorazione dei costi di trasporto pari a circa il 10% per le utenze domestiche e al 30% per le altre, che solo negli ultimi mesi dello scorso anno siamo riusciti a coprire utilizzando delle riserve destinate alla differenziata». E il resto? «Dipende da un leggero aumento dell'ecotassa, dagli investimenti fatti per l'avvìo del porta a porta, ma soprattutto dal mancato incremento della differenziata». Pare infatti che i ruvesi non siano stati particolarmente virtuosi nel conferire i loro rifiuti, e la città non abbia raggiunto le soglie sperate per diminuire il volume dell'indifferenziato e di conseguenza gli onerosi costi di conferimento e smaltimento in discarica.
Da qui la decisione di partire con il porta a porta, grazie al quale l'Assessore spera si possa ottenere una riduzione della Tari nel 2016. «Auspichiamo la collaborazione di tutti i cittadini», dice. E sulla partenza effettiva della nuova modalità, sulla quale molte famiglie hanno ancora una serie di incertezze, precisa: «Se non trovate più i cassonetti sotto casa vostra, vuol dire che è cominciata».
Sono veramente indignata. QuestI regali natalizi non sono graditi. Un aumento così considerevole dell’ultima rata della tassa è un duro colpo alle casse della famiglie già tartassatè. Non so quante famiglie potranno pagare senza batter ciglio una così alta tassa. La trovo ingiusta e irrispettosa . Non si può aumentare del 30% senza considerare i problemi innumerevoli dell’ intera comunità. Non è un piccolo aumento che può anche passare inosservato. È troppo non si può. A Natale ai nostri figli regalerò le ricevute di tutte le tasse che pagheremo. Anzi le porteremo a Babbo Natale così ci farà un bel regalo per essere stati troppo buoni. Chiederemo poi al comune un aiuto per fare la spesa e dar da da mangiare ai nostri familiari.
Carissimo assessore, facciamo due calcoli. Ora supponendo che l’immondizia la trasportiamo da Ruvo a Statte, parliamo di un percorso di 180 km AR contro i 30 circa per Trani. Considerando che ogni camion per il trasporto per l’immondizia percorre in media 2,5km con un litro (ho fatto una ricerca in merito) occorrono 72 litri di gasolio per arrivare a Statte cioè si ha una spesa giornaliera pari ad € 93,6. In un anno per 365 gg. €.34164,00. Voglio esagerare, considero pure che visti i km in più percorsi dai mezzi ogni anno occorre acquistare un camion nuovo, parliamo quindi di €.100000,00. Per arrivare al milione e mezzo di differenza rispetto al 2014 per Ruvo camminano 15 camion???? Il kit per la differenziata: vale non più di 10 euro circa a famiglia. Caro Assessore consentimi di dire con molta franchezza che qualcuno ci sta truffando!!!!!!!!!!!!!