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Verso il Giubileo con la rinascita della via Francigena

La Redazione
L'anno santo e quello dei Cammini possono dare una svolta decisiva allo sviluppo del turismo sostenibile e degli itinerari culturali in Italia
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L'8 dicembre si aprirà il Giubileo straordinario della Misericordia indetto da papa Francesco e nel 2016 prenderà il via l’importante Anno dei Cammini. Due eventi che potranno avere una forte connessione, anche grazie alla rinascita della Via Francigena.

L'attenzione alle vie storiche, culturali e di pellegrinaggio sta mettendo in rete governo, regioni, comuni, associazioni, pubblico e privato.

La Puglia è pronta a fare la sua parte. Il tracciato della via dei pellegrini da Roma giunge fino a Brindisi, porto di imbarco per la Terra Santa. Oggi percorrere la via Francigena è sperimentare un nuovo modo di viaggiare: sostenibile, lento, autentico e di qualità.

«Il trend dei cammini – sottolinea l'associazione europea vie Francigene – è in grado di generare importanti flussi di viaggiatori e creare una nuova vocazione legata all’accoglienza sui territori. Si tratta di un progetto inclusivo, in grado di promuovere una forma di turismo sostenibile e legato al recupero della memoria, ma anche in grado di favorire lo sviluppo delle aree limitrofe al percorso. La Francigena, inoltre, si può declinare con altre forme complementari di turismo legate alle terme, alla gastronomia e genuinità dei cibi, ai percorsi legati al romanico o abbazie medievali, alla letteratura di viaggio».

L'esempio è quello portato avanti dalla regione Toscana, con un adeguato sviluppo delle infrastrutture al fine di rendere perfettamente fruibile i percorsi a piedi, in bicicletta e a cavallo. Così come dovranno essere messe in sicurezza tutte le tratte, creati nuovi punti tappa, ampliata l’offerta legata all’accoglienza: «Questo significa mettere la via Francigena e i cammini al centro delle politiche nazionali, regionali e locali per la pianificazione e lo sviluppo strategico territoriale».

Gli itinerari culturali rappresentano, inoltre, un percorso geopolitico che aiuta ad abbattere i muri che separano le culture, favorendo la costruzione di ponti di dialogo, tolleranza, condivisione, cooperazione. Jacques Le Goff, grande storico del Medio Evo e grande appassionato di via Francigena, la definisce come un «ponte tra Europa anglosassone ed Europa latina».

lunedì 23 Novembre 2015

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