La chiesa di San Rocco ritrova la sua antica bellezza in seguito ai lavori di manutenzione interna progettati e diretti dall'architetto Mario Di Puppo sotto l'egida della Sovrintendenza ai beni architettonici della Provincia di Bari.
L'Amministrazione della Confraternita Opera Pia San Rocco, rappresentata dal priore Simone Salvatorelli, ha inteso intraprendere un percorso complesso nella pianificazione degli interventi, consapevole della responsabilità di tramandare alle generazioni future le testimonianze lasciateci dai nostri avi, senza correre il rischio di snaturarle. La progettazione ha visto il coinvolgimento dell'architetto Di Puppo e della ditta Be.te.co. di Tedone Consolini Francesco, in possesso dei requisiti richiesti.
I lavori hanno sanato gli ambienti dai danni causati dall'umidità provocata dalle infiltrazioni di acque meteoriche, soprattutto nella parte basamentale. Gli interni sono stati ritinteggiati armonizzando i colori del tempio cristiano e scegliendo l'ocra per le paraste, ripreso dai marmi dell'altare maggiore. Infine l'impianto elettrico ormai vetusto è stato razionalizzato apponendo, fra l'altro, un lampadario a 20 luci degli inizi del secolo, capace, da solo, di ricreare un'ambientazione luministica necessaria al raccoglimento.
Il professor Salvatorelli, che ha patrocinato i lavori, ha sottolineato l'ineludibilità degli interventi affinché si desse il giusto decoro alla chiesa cinquecentesca ospitante il gruppo statuario degli "Otto Santi", protagonista della nota processione notturna del periodo pasquale.
Monsignor Vincenzo Pellegrini, padre spirituale della Confraternita, ha richiamato il valore trascendentale della «bellezza ritrovata», soffermandosi sulle parole di Papa Francesco: «La bellezza educherà il mondo», intendendola non solo come ciò che è gradevole o attraente ma ciò che, nella sua forma sensibile, ci consegna la profondità meravigliosa del suo mistero.
La riapertura sarà celebrata questa sera alle 20 con una Messa solenne presieduta dal neo amministratore diocesano monsignor Ignazio De Gioia.