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Casa di riposo, la Regione impone la chiusura

La Redazione
Ottombrini convoca i sindacati: «Impegnati per salvaguardare ospiti e dipendenti»
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Con una nota dello scorso 7 luglio l’ufficio Area Politiche della Salute della Regione Puglia ha intimato al Comune di Ruvo di sgomberare e chiudere la Casa di Riposo comunale attualmente ospitata presso i locali dell’ex ospedale di Ruvo. I locali, di proprietà della ASL infatti, presentano importanti problemi di agibilità, e devono essere sottoposti con urgenza a lavori di ristrutturazione e messa a norma per i quali la stessa ASL ha peraltro ottenuto un finanziamento. Qualora il Comune non dovesse ottemperare in tempi brevi allo sgombero e la ASL dovesse perdere il finanziamento, sarebbe chiamato a risarcire le risorse perdute.
 
Come è noto, il Comune utilizza i locali sede dell’ex reparto di lungodegenza dell’ospedale, grazie a un comodato temporaneo concluso con la ASL, nelle more del completamento dei lavori per l’adeguamento e la ristrutturazione funzionale e impiantistica della ex casa di riposo comunale “Maria Maddalena Spada”; lavori partiti a ottobre 2014, appena ottenuta l’autorizzazione regionale, e il cui completamento è previsto per la fine dell’anno, così da consentire l’apertura della struttura per gli inizi del 2016. 
 
«La mia preoccupazione e il mio impegno – ha detto il sindaco, Vito Ottombrini –  sono tutti per i dodici anziani ospitati nella casa di riposo e per gli undici lavoratori dipendenti della Ruvo Servizi che li accudiscono. Siamo già al lavoro per definire un percorso che riesca a garantire i servizi e salvaguardare l’occupazione: ho convocato per giovedì 30 luglio sindacati e associazioni di settore per mettere sul tavolo le diverse possibilità nelle more dell’ultimazione della nuova struttura, nel frattempo ho chiesto alla Regione una proroga almeno per il mese di agosto, così da evitare i problemi collegati alla gestione degli anziani nei giorni estivi, intanto siamo già al lavoro».
 
L’intervento previsto dal progetto di riqualificazione della “Maria Maddalena Spada”, come si ricorderà, è particolarmente importante: al termine dei lavori la struttura cambierà parzialmente la sua funzione originaria, da semplice casa di riposo a struttura polifunzionale mista RSA – Residenza Sanitaria Assistita (trenta posti) più casa di riposo (dieci posti).

Il capitolato dei lavori comprende: l’adeguamento dei servizi igienici per diversamente abili, la realizzazione delle scale antincendio, l’adeguamento degli spazi funzionali secondo le normative regionali, arredi dedicati e nuovi infissi. I lavori avranno un importo complessivo di 2.000.000 euro per metà finanziati dall’ambito socio- sanitario con fondi regionali.”

giovedì 30 Luglio 2015

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