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Regionali, Patruno: «Basta alibi, il 31 maggio conviene investire su contenuti e partecipazione»

La Redazione
Ultime battute con Aldo Patruno, candidato Pd al Consiglio regionale, quando mancano solo quattro giorni al voto del 31 maggio che eleggerà il nuovo governo della Puglia
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Ultime battute con Aldo Patruno, candidato Pd al Consiglio regionale, quando mancano solo quattro giorni al voto del 31 maggio che eleggerà il nuovo governo della Puglia. Un bilancio della campagna elettorale ormai agli sgoccioli, ma anche uno sguardo proiettato al futuro.

Qual è la cosa che ti ha colpito di più, che ti porterai dentro. Cosa ti lascerà questa esperienza, qualsiasi cosa accada?

Comunque andrà a finire, questa resta la più straordinaria esperienza umana e relazionale della mia vita. Ho incontrato tantissima gente, tantissime persone che mi hanno lasciato davvero tanto. Potranno anche non votarmi, ma non importa. Quello che mi hanno trasmesso resterà sempre nel mio bagaglio umano, nel mio percorso di crescita. Cito solo una persona, tra tante: Nicola, che in un incontro a Cassano delle Murge intervenne per esprimere il suo apprezzamento verso tutto quello che avevo detto. “Dopo averti ascoltato, ti voterò”, mi disse. Io non conoscevo lui, lui non conosceva me. E come lui potrei nominarne tante altre.

Hai un rimpianto in questa campagna elettorale?

No, o meglio non credo. In questi due mesi e mezzo ho girato il territorio della provincia in lungo e in largo, come dimostra il contachilometri della “Cosìsifa” car. Ho cercato di recuperare il gap di conoscenza con gli altri candidati riempiendo qualsiasi buco libero della mia agenda, senza mai trovare porte chiuse. Certo, se avessi avuto più tempo… In ogni caso, ho potuto fare questo, permettetemi, grazie all’appoggio incondizionato di mia moglie e dei miei figli. Mi hanno seguito e sostenuto anche a distanza, senza di loro io non sarei qui.

La tua è stata una campagna elettorale basata sui contenuti più che sulle polemiche. E’ una scelta che pagherà?

Come ho ripetuto nei tanti eventi tematici organizzati (non a caso), una delle mie sfide è stata quella di elevare il significato della Politica. Tra i temi della mia campagna elettorale c’è il recupero dei patrimoni pubblici dismessi. Bene, occorrerebbe un’altra riqualificazione: quella del vero senso della Politica. Riempirla di contenuti e di merito, svuotandola dal solito chiacchiericcio di accordi, coalizioni, logiche elettorali. Non avrei mai potuto fare una campagna elettorale diversa, avrei snaturato il mio modo di essere. Rocco De Franchi, già assessore alle Attività produttive del Comune di Bari, in più occasioni ha pubblicamente riconosciuto che sono stato l’unico fra gli oltre 400 candidati della coalizione a sostegno di Emiliano ad aver portato un contributo preciso e fattivo al programma di governo. Così si fa, per citare il mio slogan. La politica è questa: contenuti e partecipazione.

Pensi che i tuoi temi siano stati recepiti dall’elettorato?

Ho parlato di temi e progetti concreti che possono creare vere di occasioni di sviluppo e lavoro. Soprattutto per i nostri ragazzi. La Rete dei fari, ad esempio, per rilanciare il turismo attraverso un sistema virtuoso di interconnessione fari, edifici costieri e le tante torri in disuso che affollano le nostre coste. O il recupero del patrimonio pubblico che permetterebbe a Stato, Regione e Comuni di risparmiare oltre due miliardi di euro di canoni in fitti passivi verso edifici privati, a fronte di tanti immobili abbandonati che possono soddisfare le esigenze pubbliche. Questi temi sono già entrati a far parte del programma di Michele Emiliano e avrebbero ripercussioni immediate nella riqualificazione delle città e del territorio. Io credo che gli elettori siano stanchi di polemiche sterili e di promesse non mantenute. Io non ho promesso nulla, ma ho parlato di progetti chiari e già attuati con successo nella mia esperienza professionale.

Il 31 maggio, paradossalmente, non potrai votare visto che hai la residenza a Roma. Che cosa farai quel giorno?

Scherzando, potrei rispondere che farò come Berlusconi. Mi ritiro a Roma e seguirò lo spoglio da lì. Scherzo, resterò qui e vivrò una splendida domenica con mia moglie e i miei bambini, che mi raggiungeranno a Corato.

Il 31 maggio immagina di incontrare qualcuno che non ti conosce. Come fai a convincerlo di votarti?

Gli direi di fermarsi un attimo e pensare a tutte le volte in cui si è detto stanco di questa classe politica, dei soliti noti, dei voti comprati… Il 31 maggio non ci sono alibi, è un’elezione in cui ci saranno tutte le condizioni richieste a gran voce dai cittadini in questi ultimi anni: le preferenze, niente liste bloccate e nominati, la riduzione dei consiglieri regionali. Forse conviene investire il proprio voto in una persona nuova, che ha scelto un metodo diverso, tornando a riempire di contenuti la politica.  Così si fa!

mercoledì 27 Maggio 2015

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