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Parco dell’Alta Murgia. Le Guardie ambientali denunciano: «Rifiuti e abbandono nell’area pic nic»

La Redazione
La Guardie denunciano l'abbandono di scarti di cibo, buste di plastica nell'area pic nic e a pochi metri dalle aree ciclopedonali amianto, gomme, spazzatura varie e pezzi di automobile
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Continuano le segnalazioni delle Guardie Ambientali d’Italia di Corato rispetto ai rifiuti abbandonati nel nostro territorio. Ieri pomeriggio, percorrendo il “Tratturello Regio”, le Guardie hanno scoperto un’area del Parco dell’alta Murgia un’area pic nic invasa da rifiuti, precisamente nei pressi della riserva Selva Reale, in agro di Ruvo.

«Quello che si è presentato ai nostri occhi – denunciano le Guardie – è stato sconcertante, quasi surreale. Lì tra i tavoli in legno, in mezzo a delle splendide querce ed ad una natura bellissima, uno scempio inaudito: rifiuti sparsi sul terreno, scarti di cibo, buste di plastica e quant’altro, buttati lì alla rinfusa e abbandonati da incauti visitatori.

La cosa più sconcertante è che sicuramente, la spazzatura è rimasta lì da di verso tempo, segno che chi doveva provvedere alla rimozione non lo ha fatto assolutamente, denotando anche una scarsa vigilanza del territorio in questione. Oltre a sottolineare l’esigua capienza dei cestini portarifiuti, tutto ciò a discapito dell’immagine del territorio.

Questo, non toglie che chi ha usufruito di quell’area era tenuto al decoro ed alla pulizia dei luoghi, cosa che probabilmente gli “incivili” in questione, non hanno neanche minimamente preso in considerazione, dimenticando che tali atti, sono punibili per legge».

Percorrendo per pochi metri l’area, a pochi metri dalle aree ciclopedonali, le Guardie hanno notato altri rifiuti sparsi: amianto, gomme, spazzatura varie e pezzi di automobile.

«La cosa, non è da sottovalutare, anzi – concludono – dovrebbe far sorgere qualche dubbio ed incrementare i controlli sia dei volontari, sia dei vari organi preposti alla sorveglianza di quei beni naturali che appartengono a tutti noi. Il senso civico, deve partire dalla base, come l’educazione ambientale che, deve porre il rispetto dell’ambiente al primo posto.

Il nostro controllo volontario, non avrà sosta e metterà in risalto qualsiasi luogo deturpato ed abbandonato, del nostro bel territorio, per amore della natura e della sua conservazione».

lunedì 12 Maggio 2014

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