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Nasce a Ruvo presso l’ex Ospedale l’Ambulatorio dedicato alle Cefalee essenziali

Raffaella Anna Dell'Aere
Referente medico sarà il Dott. Giancleto Campanale.
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Dal mese di febbraio il Distretto Socio-sanitario n. 2 della ASL BA si arricchisce di un nuovo Servizio assistenziale, fortemente voluto dalla Dr. Giuseppina Rutigliano, presso il Presidio Sanitario Territoriale (ex Ospedale di Ruvo di Puglia): l’Ambulatorio dedicato alla diagnosi e terapia dei pazienti affetti da cefalee essenziali o primarie, cioè non conseguenziali ad altre patologie già in atto.

La presenza di tale Unità Operativa, che ha individuato come referente medico il Dott. Giancleto Campanale (specialista in Medicina Interna, formatosi scientificamente presso il Centro Cefalee dell’Istituto di Clinica Medica I dell’Università degli Studi di Bari, già diretto dal Prof. Ottavio Albano), è di particolare rilevanza per la sanità territoriale dell’intero Distretto (comprendente la popolazione dei Comuni di Ruvo, Corato e Terlizzi), poichè le cefalee rappresentano un fenomeno di grande rilevanza epidemiologica. Basti pensare come circa il 12% della popolazione mondiale è affetto da emicrania (una delle principali varietà cliniche di mal di testa).

Ciò significa che nel solo territorio italiano sono presenti più di sette milioni di pazienti affetti da tale forma di cefalea, che per di più tende ad essere sottovalutata dagli stessi pazienti. Molti ritengono, infatti, questa situazione dolorosa, un evento quasi normale (se non inevitabile) nel corso della loro vita e conseguentemente tendono ad autogestirlo o trascurarlo senza effettuare alcun controllo medico. Questo comporta frequentemente il ricorso all’automedicazione, al di fuori di ogni supervisione medica, cioè all’assunzione di farmaci analgesici (o considerati tali dal paziente). Tale comportamento sfocia, pertanto, nell’aggravamento degli episodi dolorosi o nella comparsa di ulteriori complicazioni legate all’assunzione inadeguata dei farmaci utilizzati.

La ricaduta negativa di una inadeguata gestione clinica delle cefalee investe anche la qualità della vita sociale, affettiva e lavorativa dei soggetti con mal di testa. La loro qualità di vita risulta compromessa più che per altre patologie croniche (come il diabete mellito, l’ipertensione arteriosa, l’osteoartrosi e la depressione), tanto che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha collocato l’emicrania al 19° posto tra le patologie che causano anni di vita persi in conseguenza della disabilità, particolarmente tra la popolazione femminile che risulta più frequentemente colpita da tale patologia.

Per tali problematiche di grande rilevanza clinica ed epidemiologica è prevista presso il suddetto Ambulatorio specialistico, oltre alla prescrizione di terapie farmacologiche mirate, anche l’educazione clinico-terapeutica dei pazienti. Essi devono essere adeguatamente informati sull’importanza delle misure concernenti il loro stile di vita (astenersi da fumo, alcol e caffè, evitare la sedentarietà eseguendo un’adeguata attività fisica; attuare misure mirate all’igiene del sonno; individuare eventuali alimenti o farmaci scatenanti), al fine di evitare i potenziali fattori aggravanti o cronicizzanti le loro crisi cefalalgiche.

Si terrà presente di un approccio globale dei pazienti, atto all’ascolto empatico, oltre che alla formulazione di informazioni precise sulla loro malattia, affinché non siano gestiti solo da un punto di vista puramente tecnico o farmacologico per le  problematiche correlate alla cefalea, ma supportati tenendo presente la complessità della persona e delle sue difficoltà soggettive.

domenica 17 Febbraio 2013

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