Attualità

Promuovere il software libero negli uffici comunali. Ordine del giorno votato dal Consiglio

La Redazione
Benefici rilevabili sia in termini economici che di fuzionalità e di promozione delle libertà fondamentali.
scrivi un commento 102

I consiglieri comunali Francesco Summo e Biagio Mastrorilli hanno presentato un ordine del giorno a proposito dell'utilizzo del software libero che impegni l'Amministrazione comunale a fare una ricognizione delle risorse informatiche presenti negli uffici e valutare la possibilità di introdurre il software libero alla luce dei benefici rilevabili sia in termini economici che di fuzionalità e di promozione delle libertà fondamentali.

Di seguito il testo dell'ordine del giorno

Premesso che
– per software libero/open source si intende ogni programma per elaboratore elettronico che possiede quattro libertà fondamentali: accesso, uso, modifica e distribuzione del codice sorgente;
– per formati di dati liberi si intendono i formati di salvataggio e di interscambio di dati informatici le cui specifiche complete di implementazione sono note, a disposizione di ogni utente e liberamente utilizzabili per utti gli usi consentiti dalla legge.

Considerato che
– La diffusione delle tecnologie informatiche nella società e nel mondo del lavoro e delle professioni è alla base di quella che viene definita oggi come e-democracy e costituisce uno strumento ormai imprescindibile per garantire a tutti i cittadini il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero (art. 21 Costituzione), per rendere effettiva la libertà dell'arte, della scienza e del loro insegnamento (art. 23 Costituzione) e per rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e la loro effettiva partecipazione all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese (art. 3 Costituzione);
-sia a livello nazionale che a livello regionale sono stati elaborati e sono tuttora in corso di discussione progetti di legge volti a introdurre nell'ordinamento "Norme in materia di pluralismo informatico, sulla adozione e la diffusione del software libero e sulla portabilità dei documenti informatici nella Pubblica Amministrazione";
– Il software libero risponde all'esigenza di dare concreta attuazione, soprattutto da parte delle pubbliche amministrazionni (Stato, Regioni, Province, Comuni, Università, Scuole…), ai principi di buon andamento, trasparenza, economicità, partecipazione, libertà di manifestazione del pensiero, libertà scientifica e libertà di insegnamento, pluralismo informatico;
– Il cittadino, per mantenere il rapporto di fiducia verso la Pubblica Amministrazione, ha il diritto di poter liberamente accedere alle informazioni pubbliche e pertanto la codifica di tali dati non deve essere legata ad un singolo proprietario;
– il software non libero o proprietario, attualmente molto diffuso, limita l'esercizio delle libertà fondamentali degli utenti e degli operatori professionali, favorisce la posizione dominante di pochi produttori e fornitori monopolistici e comporta restrizioni alla concorrenza ed al mercato nei diversi settori informatici;
– L'adozione di software open source abbatte nettamente i costi, non dovendo pagare le licenze di uso abbassando il TCO (Total Cost of Ownership) in alcuni casi di oltre il 40%, e consentendo di investire maggiori risorse sulle personalizzazioni, sui servizi e sulla formazione;
– L'adozione di software libero nelle scuole consentirebbe di distribuire liberamente il software agli studenti per poter studiare e svolgere esercitazioni a casa evitando di acquistare uno strumento proprietario o farne una copia illegalmente, contribuendo così a diffondere una cultura della legalità;
– il software libero è stato proclamato "tesoro del mondo" da parte del FWT -Unesco (Friends of World Treasure – Unesco), in quanto "Il software libero è il prodotto intellettuale di una amplissima comunità,profondamente coinvolta nella difesa e nella promozione degli elementi vitali del patrimonio culturale locale al mondo dell'informatica libera, che evidenzia così la sua peculiarità e la sua ricchezza. Il Software Libero è economicamente sostenibile: favorisce in modo unico lo sviluppo culturale della comunità incontrandone al contempo i bisogni sociali ed economici, cosa che ne suggerisce l'adozione in particolare per i paesi meno sviluppati".
– Il software libero sta conoscendo, soprattutto in questi ultimi tempi, una crescita in termini di affidabilità,qualità dei prodotti, supporto da parte delle aziende e sta diventando quindi una alternativa reale e percorribile.

Impegna

Il Sindaco e la Giunta comunale

1 a svolgere un'indagine conoscitiva sull'impiego delle risorse informatiche all'interno degli uffici comunali, tesa a verificare in concreto la possibilità di introdurre e/o diffondere l'utilizzo del software libero, alla luce dei benefici rilevabili in termini economici, di funzionalità e di promozione delle libertà fondamentali;
2 ad impegnarsi per adottare, nel tempo, formati aperti per le comunicazioni con i cittadini;
3 a sostenere e incoraggiare la conoscenza e la diffusione del software libero nelle scuole di ogni ordine e grado;
4 a sostenere e inocraggiare, nelle forme ritenute più idonee, l'attività delle associazioni per il free software libero ed i formati aperti e liberi, lalibertà delle idee e del sapere, lo sviluppo della partecipazione e della e-democracy.

giovedì 12 Aprile 2012

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti