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«Prossimo obiettivo la valorizzazione», si presenta così il nuovo presidente del Parco Alta Murgia

La Redazione
Cesare Veronico alla conferenza tenutasi a Castel del Monte traccia le principali attività future dell'ente.
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Ai piedi di uno dei luoghi simbolo del Parco Nazionale dell'Alta Murgia e della storia del territorio, il Castel del Monte, patrimonio Unesco dell'umanità e sito rilevante sotto l'aspetto paesaggistico e naturalistico, è stato presentato, questa mattina, il nuovo presidente dell'Ente, Cesare Veronico.

Il neopresidente ha introdotto il suo intervento definendo il suo nuovo incarico come “il miglior lavoro possibile” e raccontando la storia del Parco fin dall'intesa della perimetrazione, avvenuta nel 2002, per la quale fu egli stesso a richiedere l'inclusione del Castel del Monte e del sito dell'Homo Arcaicus di Altamura.
 
Le sue prime parole sono una premessa importante, che parte dai primi anni di esperienza del Parco Nazionale dell'Alta Murgia: «L'obiettivo della conservazione della natura è il primo punto  all'Ordine del giorno di un Parco. E fin qui è stato svolto un ottimo lavoro. Siamo in anticipo rispetto a diversi altri parchi nazionali sulla definizione di un Piano del Parco. Il prossimo obiettivo è la valorizzazione: far diventare il Parco Nazionale dell'Alta Murgia il miglior parco d'Italia, coinvolgendo il mondo dell'associazionismo, le imprese, i cittadini».

Lo spirito della sua missione è riassunto in una dichiarazione: «Il nostro deve essere un parco aperto, vogliamo coinvolgere tutti quelli che vogliono migliorare il parco, che abitano il parco, che SONO il parco».

Uno dei primi obiettivi manifestati dal Presidente è la valorizzazione del marchio del parco, che diventi strumento di garanzia di qualità, rafforzando l'immagine del territorio e delle sue aziende e l'identità dell'area.
Fondamentale è, sull'altro versante, la possibilità di migliorare la ricettività turistica, di fornire ai visitatori gli strumenti, gli spazi, le opportunità.

Un altro punto determinante per la crescita del progetto è quello di costituire una rete dei parchi, che “metta a sistema” tutte le aree protette, un punto di incontro tra le iniziative dei singoli parchi, per raccontare la vita nei territori, incrementare l'attrattiva nei confronti dell'esterno e rafforzare le potenzialità di tutte le aree pugliesi.

Nel giro di visite istituzionali e del confronto con i sindaci e gli enti locali, il Presidente ha preso atto dei limiti relativi ai beni del territorio: dagli itinerari delle chiese Rupestri di Gravina al Teatro Mercadante, passando per le Grotte di Sant'Angelo di Santeramo individuando le potenzialità per migliorare le strutture e i servizi, offrendo un nuovo slancio a livello locale, nazionale ed internazionale dell'area. 

Il Presidente ha inoltre voluto ribadire la sua volontà di superare le divisioni del passato, i campanilismi e gli interessi dei singoli, ponendo come unico bene comune la possibilità di “fare territorio”:  «Non mi farò invischiare dalle sabbie mobili della dietrologia. Dobbiamo pensare alle prospettive del parco, partendo da proposte oggettive».

Va interpretata in quest'ottica la definizione della prossima tappa, annunciata dal Presidente nel corso della conferenza-stampa: una serie di incontri con le realtà associative locali, con le aziende agricole, col mondo imprenditoriale, in una tavola rotonda necessaria per premiare le ambizioni del Parco.

Presente all'incontro l'Onorevole Domenico Pappaterra, presidente del Parco Nazionale del Pollino e membro di giunta di Federparchi che ha definito il parco come un luogo importante, ringraziando il Ministro Corrado Clini e il Governatore della Puglia Nichi Vendola per la scelta di un Presidente che guidi il parco dell'Alta Murgia nel suo cammino in un momento decisivo per la storia di tutti i parchi italiani.

Il parlamento è alle prese con la legge-quadro sulla gestione dei Parchi che dovrebbe, nelle parole di Pappaterra, diventare: “opportunità di crescita”, sottolineando l'unicità delle risorse agrarie dell'area dell'Alta Murgia, plaudendo all'iniziativa della valorizzazione del marchio.

Diventa, pertanto, determinante la capacità di “fare sistema” a livello locale e nazionale.

mercoledì 4 Aprile 2012

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