Cultura

Castel del Monte tra enigmi e misteri

Maria Tedone
Una nuova lettura numerica del maniero ricca di curiosità a cura di alcuni ragazzi ruvesi
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          Anche se imponente è ancora misterioso tanto da vedere divisi tanti studiosi che continuano ad interrogarsi sulla sua funzione e sulle sue origini. Trattasi di Castel del Monte, quel maniero federiciano, sito in agro di Andria che, con i suoi 582 metri di altitudine domina l’altipiano delle Murge che lentamente degrada verso il mare.
          La sua forma di ottagono, la sua data di costruzione sembrano ruotare intorno ad un numero magico, altrimenti detto “d’oro” qual è 1,618; vi sono poi dei numeri racchiusi nei vari elementi architettonici del maniero che sono 1 (il castello); 2 (gli ingressi); 3 (i portali che si aprono nel cortile e i caminetti); 5 (le torri con servizi); 8 (le cortine esterne e le sale al piano terra e superiore); 13 (le monofore che si affacciano nel cortile); 21 (i modiglioni del portale); 34 (i quadrifogli tra gli stessi modiglioni). Con un po’ di attenzione, il visitatore si accorgerà del ripetersi di tali numeri negli elementi architettonici.
          Il numero d’oro interviene, invece, nell’impianto della fabbrica che viene evidenziata dalla sovrapposizione di quattro rettangoli, in rapporto aureo, disposti in croce( due a croce greca, due a croce di S. Andrea, sovrapposti). Un rettangolo in rapporto aureo è una figura il cui lato piccolo moltiplicato per 1,618 determina la lunghezza del lato maggiore.
          Al centro della figura appare un ottagono mentre un secondo viene tracciato alla periferia. I due ottagoni sono i perimetri delle pareti delle sale del castello.
Ma c’è di più. I triangoli isosceli che si formano nel disegno determinano lo spessore delle cortine(muri esterni del castello); le torri sono ottagonali perché lo impone l’angolo di 135° che si apre tra le coppie dei triangoli; se poi dal centro della composizione conduciamo delle rette che passano per i punti dove le coppie si congiungono, si ottiene il disegno trapezioidale delle sale.
          Lo schema del castello è completo ma per una maggiore curiosità il visitatore può misurare il lato corto di una qualsiasi sala trapezioidale e moltiplicarlo per 1,618: otterrà la misura del lato maggiore della sala.
          La lunghezza della parete minore della sala, poi, moltiplicata per 1,262 (radice quadrata di 1,618) darà la larghezza della sala, infine la base di ogni arco cieco che possiamo scorgere dal cortile, moltiplicata per 1,618, ci darà l’altezza sino alla punta dell’arco ogivato.
          Curiose le scoperte fatte da alcuni giovani ruvesi interessati all’archeologia e soprattutto ai mille enigmi che il castello federiciano nasconde. Un consiglio ai visitatori: per le prossime visite a Castel del Monte è necessario munirsi anche di taccuino, penna e qualche strumento di misura.

giovedì 1 Marzo 2012

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