Attualità

Esercitazioni militari in territorio ruvese

Maria Tedone
Torre di Nebbia è uno dei cinque poligoni militari presenti sull'Alta Murgia che con i suoi diecimila ettari di estensione, è tra i più grandi d'Italia
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L'ordinanza è stata emanata in data 10/11/2011 dal Comando militare esercito “Puglia” ed ha validità per i giorni 10/01/2012 (dalle ore 09.00 alle ore 16.00), 11/01/2012 e 12/01/2012 (dalle ore 14.00 alle ore 21.00). Nei sudetti giorni sono vietati la sosta, l'accesso ed il transito nella zona del poligono “Torre di Nebbia1”. La zona interessata alle esercitazioni militari interessa territori ricadenti nelle carte IGM di San Magno, Montecaccia, Serraficaia, Stazione di Poggiorsini.

Torre di Nebbia è il nome di una masseria storica collocata tra Castel del Monte e il Castello del Garagnone, nel cuore dell'Alta Murgia barese. "Torre di Nebbia" è anche il nome di uno dei cinque poligoni militari presenti sull'Alta Murgia e che, con i suoi diecimila ettari di estensione, è tra i più grandi d'Italia. Il Centro Studi Torre di Nebbia nasce nell'autunno del 1988 con il progetto di costituire un Osservatorio Permanente su quest'area interna del Mezzogiorno, al fine di approfondirne la conoscenza e di individuare le linee guida di una politica di tutela, valorizzazione ed educazione ambientale.

A seguito della lunga vertenza contro i poligoni militari attuata da comitati cittadini, ambientalisti e religiosi, il centro studi ha limitato la funzionalità del poligono ad alcuni periodi limitati nell'arco dell'anno a differenza di quanto paventato, ovvero, della istituzione di un poligono permanente su un territorio, peraltro, molto “appetibile” alla luce della presenza di una Polveriera esistente nelle adiacenze della Stazione di Poggiorsini e molto vicina, in linea d'aria, all'aereoporto militare di Gioia del Colle.

Queste restrizioni, da un lato e dall'altro l'istituzione del Parco Nazionale dell'Alta Murgia, hanno scongiurato quella militarizzazione che avrebbe interessato quasi tutta l'alta Murgia barese a discapito dell'eco-sistema a partire dalla fauna stanziale e di passaggio che sarebbe la prima a risentirne.

mercoledì 11 Gennaio 2012

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