Grandiose sono state le Restituzioni 2009, che si festeggiano nella Parrocchia di San Michele Arcangelo con un “Concerto d’Organo e Voce”, in programma domani domenica 18 aprile alle 20.00. L’evento è inserito nel programma nazionale della Settimana della Cultura 2010, organizzata come ogni anno dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, ed è patrocinato dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Ruvo di Puglia.
Sono infatti “ritornate a casa” negli scorsi mesi, dopo il restauro, ben due opere d’arte appartenenti alla Chiesa. La prima è il quadro dal titolo “L’Adorazione dei Magi” (1613), capolavoro del pittore fiammingo Gaspar Hovic, che operò e visse a lungo nella nostra regione. La seconda è l’Organo settecentesco a canne, costruito probabilmente nella seconda metà del secolo da un artista rimasto anonimo, che però alcuni studi identificano con il sacerdote e organaro pugliese Giuseppe Rubino (o Rubini). Si tratta di uno strumento di pregevole fattura situato “in cornu evangelii” e affacciato su una piccola cantoria attraverso un prospetto ligneo intagliato e dorato. Ha 19 canne disposte in 3 campate, 45 tasti e registri azionati da pomelli in ottone disposti su due colonne a destra della tastiera.
Sarà proprio lui il protagonista del concerto insieme a Margherita Porfido e Giulia Calfapietro.
La scaletta prevede l’esecuzione di brani dei compositori pugliesi Piccinni (Andante in Fa maggiore), Traetta (Ombra cara amorosa, da “Antigone”) e Broschi (Ombra fedele anch’io, da “Idaspe”), oltre che di altri musicisti di fama internazionale, come Alessandro Scarlatti (Caldo Sangue, da “Selecia”).
A presentare la serata saranno Grazia Salvatori e Carmelo Cipriani.
Attualità
L’organo di sant’Angelo torna ristrutturato nella sua chiesa
Sarà proprio lui il protagonista del concerto insieme a Margherita Porfido e Giulia Calfapietro
che bello chissa come sarà felice il parroco.
Finalmente ! dopo anni di totale abbandono tornano a risplendere due magnifici esempi di una Ruvo ricca di storia,fede e arte !Dovrebbero essere felici…tutti i ruvesi doc…non solo il parroco
e vissero felici e contenti come i circensi