Politica

Il gioco dei Veto Player. La Cgil attacca una proposta per i giovani e il Pd si accoda

Francesco Scarongella e Gabriele Campanale*
«Al sindacato non interessa aumentare l'efficienza del sistema; preferisce mantenere in vita un meccanismo che, seppure inefficiente, garantisce i privilegi dei suoi iscritti».
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"Giovani d’Italia" di Ruvo attacca la Cgil.

E’ di domenica 24 Gennaio la proposta del ministro Brunetta di dare ai “giovani bamboccioni” cinquecento euro al mese attraverso sgravi, contributi e detrazioni sugli affitti per metter su casa ed iniziare una vita indipendente e fuori dal nucleo familiare. Subito si alzano i cori di dissenso della CGIL che pone il veto sulla proposta «il ministro Brunetta, sempre in cerca di visibilità, ha esternato un’altra delle sue boutade, in un modo anche un po’ irresponsabile e provocatorio andando solo a stimolare un contrasto generazionale».
La considerazione che nasce da questo stato di cose a nostro avviso è disarmante e consente anche di fare una riflessione più generale sul deficit di rappresentatività giovanile da parte della CGIL, aspetto lucidamente descritto anche da un illustre giornalista dell’espresso Stefano Livadiotti nel libro inchiesta intitolato L’altra casta: l’inchiesta sul sindacato, dal quale saranno in parte tratte le considerazione che seguono.

L’autore in questo libro, con tanto di dati e percentuali, dimostra come allo stato attuale la maggioranza degli iscritti della CGIL sia costituita da anziani in pensione e non dai giovani precari, sempre più lontani dal burocratizzato mondo sindacale, oramai arroccato più a difendere il suo ruolo politico di veto player anziché prediligere la difesa dei lavoratori deboli.
In tale contesto che si spiega l’atteggiamento dei signor no, che da sempre si sono opposti alle riforme strutturali del paese, tanto che BusinessEurope, la confederazione della associazioni industriali europee, ha dato all’ Italia il voto di 0,32% per quanto riguarda le riforme strutturali nel 2007. Un punteggio che ci pone addirittura dietro Estonia e Bulgaria.

A mero titolo esemplificativo sconcertante è stata l’opposizione del sindacato al piano messo a punto dal ministro Nicolais Luigi per dare una svecchiata alla pubblica amministrazione, che prevedeva il pensionamento incentivato e volontario degli ultrasessantenni, favorendo per ogni dieci che avessero lasciato la scrivania l’assunzione di sei tra giovani e precari. Nulla di fatto però, la scelta era inconcepibile a dire della CGIL.
Secondo Nicola Rossi economista e deputato del PD, con l’uscita dei dipendenti pubblici più anziani il sindacato avrebbe perso un certo numeri di iscritti che avrebbe dovuto tentar di recuperare tra i giovani neoassunti, con dispendio di energie e assoluta incertezza sul risultato.
In tale contesto merita di essere citato Alberto Lesina, professore ad Harvard, e Francesco Gavazzi della Bocconi, che nel loro libro Il liberismo è di sinistra scrivono: “Gli iscritti ai sindacati sono per la maggior parte lavoratori con contratti a tempo indeterminato e prossimi alla pensione (gli altri iscritti in pensione ci sono già).

Difendendoli, il sindacato protegge i propri iscritti: se lo ammettesse, nulla di male. Il guaio è che il sindacato sostiene di difendere gli interessi di tutti i lavoratori, e questa è una bugia. Al sindacato non interessa aumentare l’efficienza del sistema; preferisce mantenere in vita un meccanismo che, seppure inefficiente, garantisce i privilegi dei suoi iscritti, anche se questo va a scapito dei giovani con contratti atipici o addirittura senza lavoro. E, non essendo questo un messaggio politico molto spendibile, ecco che si ricorre allo slogan della difesa del posto di lavoro”.
Allora che dire? Sono i giovani che non vogliono lasciare la casa o i genitori che fanno di tutto per tenerli dentro? Crediamo che la proposta del ministro Brunetta non sia irrealizzabile ma richiede da subito l’appoggio e l’impegno di tutta la coalizione di centrodestra, che in tal senso non deve avere paura di fare scelte poco elettorali ma avere il coraggio di assumersi la responsabilità di scelte radicali improntate a favorire le giovani coppie e i giovani precari.
Invitiamo pertanto tutti i giovani di destra, sinistra, centro che siano ad unirsi in questa attività di sostegno all’opera e alla proposta del ministro Brunetta con tutti i mezzi a loro disposizione.

 Facciamo sentire la nostra voce in un’epoca dove la contrapposizione politica si risolve sempre più in uno show su poltrone e spartizioni di potere, lasciando ben poco spazio alla trattazione dei veri problemi (si guardi in Puglia il disastro sanità o la carenza strutturale, etc.). Dimostriamo almeno noi di tenerci allo sviluppo del paese e conquistiamo con la nostra intelligenza, la nostra cultura, il nostro spirito di inventiva un ruolo da protagonisti nella cura del nostro paese, magari pensando un giorno di spogliarci da bandiere e contrapposizioni politiche per operare come “giovani lavoratori, giovani padri, giovani professionisti, giovani e basta”!!!

*Componenti “Giovane Italia” Ruvo di Puglia

mercoledì 27 Gennaio 2010

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ibracadabra
ibracadabra
14 anni fa

Diciamo che questo articolo è alquanto raccapricciante e se penso che a scriverlo è stato un gruppo di giovani, lo è ancor di più. Udite udite chi viene a ribellarsi dei contratti atipici e precari. Proprio voi che a gran voce avete sostenuto il vostro padrone Silvio Berlusconi che tanto rispetta i giovani (compresi voi) al punto da consigliare ad una giovane laureata di sposare il figlio pur di far fortuna.

ibracadabra
ibracadabra
14 anni fa

..avete urlato contro il PD e quasi tutta la sinistra quando ha proposto l’assegno di disoccupazione per i GIOVANI e per tutti i lavoratori che hanno perso il posto di lavoro. Voi ora dopo lo scatafascio che si è verificata nella sanità ai tempi di Fitto venite a criticare la Sanità di ora forse non sapendo neanche di cosa stiate parlando, forse non sapendo nei grandi passi da gigante che si son fatti in materia di assistenza sanitaria domiciliare e non.

ibracadabra
ibracadabra
14 anni fa

Le famose ADI che Fitto non voleva neanche sentir parlare e la cui gestione oggi viene invidiata dalle regioni più all’avanguardia d’Italia. Voi che ancora pensate di partecipare alle manifestazioni pubbliche (vedi quella sulla statua della libertà) con felpe nere e simboli di riconoscimento venite ora a chiedere di spogliarci di bandiere e contrapposizioni solo perchè dovremmo riconoscerci dei BAMBOCCIONI.

ibracadabra
ibracadabra
14 anni fa

…voi che avete definito le piazze della CGIL, del PD e della sinistra tutta assolutamente strumentali col semplice intento di inveire contro il Governo Berlusconi dimenticando che alle manifestazioni della CGIL vi erano pensionati, cinquantenni disoccupati, giovani laureati e abbandonati nel baratro….

ibracadabra
ibracadabra
14 anni fa

…dipendenti pubblici e non, studenti privi di prospettiva, bambini che nella loro incoscienza non hanno stentato a capire le difficoltà che avrebbe trovato la scuola come istituzione qualora il progetto di riforma avesse alla base un pensiero tanto perverso quanto contorto come quello della Gelmini.

ibracadabra
ibracadabra
14 anni fa

Che poi questi giovani, questi bambini non siano tesserati alla CGIL penso che debba fregarne poco a voi e ai vari illustri di Harvard e della Bocconi. L’importante è che la CGIL metta in campo tutte quelle risorse quando se ne sente il bisogno. E francamente l’idea di essere definito Bamboccione, solo perchè mi devo laureare a 30 anni visto che questo sistema di m…non mi permette di studiare solamente ma mi impone di lavorare al contempo pur di mantenermi gli studi, non lo digerisco.

ibracadabra
ibracadabra
14 anni fa

Così come non digerisco la proposta nella sua sostanza. Voi cari amici della Giovine Italia o vivete sulle nuvole o avete pensato di andare ad occupare i primi appezzamenti sulla luna. Ma veramente credete che con 500 euro un giovane possa sentirsi autunomo e tranquillo dal punto di vista economico-finanziario? Intendiamoci: con 500 € devo campare, devo pagare un affito o una rata di mutuo per la casa, devo sostenere tutte le spese ad essa annesse e conneesse. Ma di ke cavolo stiamo parlando??

ibracadabra
ibracadabra
14 anni fa

e poi un’altra cosa io, non so voi, per non sentirmi bamboccione VOGLIO LAVORARE, sentirmi utile al sistema Paese, arricchirlo e arricchirmi (non solo economicamente). Voglio che lo Stato debba sapere che io esista. Non vogliamo elemosine, non vogliamo paghette…VOGLIAMO LAVORARE!!! Vorrei aggiungere tanto altro ancora ma forse è meglio fermarsi. Non lo dico con rancore. SE VOI VI SENTITE BAMBOCCIONI ci sono tanti ma tanti, tanti altri giovani che non si sentono affatto tali.

gattomatto
gattomatto
14 anni fa

fortissima, ma giusta, critica verso un meccanismo vecchio e statico bisognoso di una radicale trasformazione che miri non ad acquisire voti, ma al vero interesse dei lavoratori e soprattutto dei giovani….!!!!

pisolo
pisolo
14 anni fa

Senza entrare nel merito della questione che vorrebbe una risposta più lunga e articolata: ma non sono stati gli stessi colleghi di governo e Berlusconi stesso a sconfessare Brunetta?

Mulan
Mulan
14 anni fa

Quindi,riassumendo: Brunetta crede che con 500,00€ la “bambocciaggine” si possa estinguere…e quanto può durare questa”adultità”per i precari?e sopratutto:da dove li prenderà questi contentini?! pensioni, scuola,sanità,cultura??? Non vorrà stupirci con un dimezzamento dello stipendio dei politici? (no, vabbè questa è pura fantascienza!)

xrubisx
xrubisx
14 anni fa

ma chi l’ha scritto questo articolo? un bambino di 10 anni? questa prematura e personale campagna elettorale (così sembrerebbe!) puzza come il latte quando va a male. Non trovate?

Donner
Donner
14 anni fa

Chiamasi bambino di 10 anni uno che ha avuto modo di assistere ad una lectio magistralis dell’emerito prof. Giavazzi?Mi faccia il piacere XRUBISX…Conosco gli autori dell’articolo e le argomentazioni degli studiosi richiamati nello stesso e non c’è niente di più vero di quanto sia stato scritto!
Vedo che c’è ancora (per fortuna) qualche giovane in gamba…

piy79
piy79
14 anni fa

Domani sig. donner qualcun altro potrebbe proporre un bonus da 1.000 o da 2.000 € senza spiegare proprio come Brunetta il come trovare questi soldi. Queste si chiamano boutade. Cavolate in cui non crede nessuno tanto sono impossibili da realizzare. Nessuno tranne chi farfuglia perchè evidentemente i propri politici di riferimento danno soddisfazione solo con le boutade o promesse politiche.