Cronaca

Piano sociale di zona, Camere del Lavoro: «si chiude un periodo non positivo»

Redazione
«Il nuovo triennio deve essere differente»
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Il Piano sociale di zona dei Comuni di Corato, Ruvo e Terlizzi, raggruppati in un unico ambito, è lo strumento con cui i tre comuni attuano la L.R. 10/7/06 n. 19 “disciplina di sistema integrato dei sevizi sociali per la dignita’ e il benessere delle donne e degli uomini di Puglia” e il nuovo Piano Sociale Regionale 2009/2001.

Nei giorni appena trascorsi di fine anno 2009 i tre consigli comunali hanno deliberato il Piano sociale di zona relativo al triennio 2009-2011 che ha visto la Cgil «molto impegnata ai tavoli con proposte tutte rivolte proprio ad assicurare ai cittadini più informazione, più trasparenza e maggiore qualità negli interventi».

«Abbiamo chiesto – spiegano dalle Camere del Lavoro dei Comuni di Corato, Ruvo e Terlizzi, Dipartimento provinciale Welfare e Politiche sociali – che i 3 comuni concretamente “facciano più sistema” tra di loro e facciano sistema con associazioni, cooperative ed enti del volontariato sociale. Le nostre comunità meritano politiche sociali migliori e più efficaci contro vecchie e nuove povertà e in favore di minori, famiglie bisognose, disabili, anziani, dipendenze, migranti.

E tanto lo sottolineiamo con forza in quanto l’esperienza del primo triennio (2005-2008) sicuramente non è stata positiva.

La Cgil, infatti, ha registrato una serie di gravi mancanze. Innanzitutto, il piano sociale di zona adottato è stato poco conosciuto dai cittadini che hanno avuto difficoltà sostanziali di accesso alle informazioni e ai servizi.

Inoltre, del finanziamento disponibile di 6 milioni di euro, ne sono stati utilizzati appena la metà, circostanza che ha comportato la mancata attivazione dei servizi programmati per le fasce di popolazione che avrebbero bisogno di assistenza e sostegno.

La situazione più grave (lo abbiamo denunciato e continuiamo a farlo) è che mancano dati sulla situazione delle persone e delle famiglie con problematiche sociali, elementi necessari per una adeguata programmazione dei servizi necessari.

Nonostante i tagli alle politiche sociali, grazie ai fondi garantiti dalla Regione Puglia, i nostri tre comuni, per il prossimo triennio, avranno cospicue risorse economiche da utilizzare per attivare i servizi.

La Cgil sarà vicina ai cittadini fornendo, come sempre, i suoi servizi a sostegno di lavoratori e disoccupati che si rivolgeranno alle nostre strutture e, allo steso tempo, sarà vigile e attenta a monitorare le procedure di attivazione e di implementazione dei servizi sociali e sanitari, nel rispetto del Regolamento Regionale Attuativo».

lunedì 18 Gennaio 2010

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