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Lo Yoga della forza e della resa, passando per la danza

Redazione
. La beatitudine, allora, la felicità, la serenità, è l'obiettivo ultimo dello yoga, a prescindere dalle implicazioni spirituali che ciascuno è libero di dargli.
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Il 18 ottobre scorso cento persone, in un clima di amicizia e di festa, hanno affollato il salone dell’Hotel Pineta di Ruvo per immergersi nel mondo dello yoga, in una full immersion di circa 4 ore scandita dalle asanas (posizioni) che, come anche la medicina ufficiale oggi sostiene, favoriscono il benessere psico-fisico, contribuendo a creare condizioni di maggiore armonia, lucidità mentale e consapevolezza di sé.
La manifestazione (un evento inconsueto per Ruvo, considerati il tema ed i numeri) è stata organizzata dall’Associazione Sehaliah, attiva dal 2005, con la Scuola di Formazione Insegnanti Soloyoga di Milano, in collaborazione con l’Hotel Pineta, sotto la sagace e meticolosa direzione di Luigi Zazzarini. “Yoga Fest” è stato patrocinato dall’Assessorato per le politiche dello sport di Ruvo e dal CSEN-CONI.

Nel suo prologo Salvatore Bernocco, presidente di Sehaliah, dopo aver ringraziato i partecipanti, molti giunti da altre province pugliesi, dalla Basilicata, dalla Campania e dall’Abruzzo, l’Amministrazione comunale, in particolare l’assessore Nico Curci, e Patrizia D’Abramo dell’Hotel Pineta, ha introdotto i tre maestri, Alexandra van Oosterum, direttrice di Soloyoga di Milano; Cristina Mascherpa, insegnante presso Il Mosaico di Milano; Paolo Fiorentino, insegnante yoga presso il centro sportivo Kendro di Triggiano. I

 tre maestri hanno intrattenuto gli intervenuti con posizioni e teoria, alternando minuti di lavoro intenso a momenti di rilassamento e benessere, in un susseguirsi di esplosioni di forza ed energia e di calma interiore, ottenuta attraverso il sapiente controllo del respiro ed i mantra. Si è anche danzata “l’illusione dell’equilibrio” con la Mascherpa, la quale ha voluto trasmettere l’idea per cui non vi è mai un equilibrio stabile nella persona. La stabilità, l’equilibrio (anche emotivo e mentale) va ricercato attimo dopo attimo, lasciandosi andare al fluire della vita, ascoltandola scorrere dentro di noi, in quel luogo recondito dove essa può sperimentarsi appieno. Se imbrigliata, la vita si ribella, si ritorce contro, generando stati di tensione e malesseri di varia natura e gravità. La beatitudine, allora, la felicità, la serenità, è l’obiettivo ultimo dello yoga, a prescindere dalle implicazioni spirituali che ciascuno è libero di dargli. Lo yoga, infatti, non è una religione, non ha nulla di misterico, ma è un insieme di tecniche tese ad aiutare la persona a prendere maggiore consapevolezza di sé, con ciò favorendo implicitamente l’apertura di un canale spirituale in direzione di una visione diversa della vita e dell’uomo, all’insegna della pace universale e della fratellanza.

A conclusione della festa, Bernocco ha rivolto un particolare saluto alla vice-presidente di Sehaliah, Franca Rita De Astis, esperta di ayurvedica, e ad Imma Ferrante, insegnante presso la scuola di yoga di Ruvo, fra le fondatrici di Sehaliah, un’esperienza associativa che, come ha detto Bernocco, “è come un arazzo bello a vedersi, disegnato su una realtà spesso refrattaria al nuovo”.
È quindi seguito il buffet vegetariano a cura dell’Hotel Pineta Wellness & Spa, ricco di prelibatezze genuinamente indiane

martedì 20 Ottobre 2009

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