Cultura

Tempus fugit: spettacolo onirico per Ruvo.

Grazia Ippedico
Quello di domenica 31 agosto, si può definire spettacolo con la S maiuscola
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Quello di domenica 31 agosto, si può definire spettacolo con la S maiuscola. Ogni desiderio nato dall’immaginario collettivo ispirato al termine Teatro di piazza è stato soddisfatto. Trampolieri, giochi di prestigio, fuoco, acqua, effetti speciali degni di un attrezzatissimo teatro. Pane per grandi e piccini.
Sapevamo che la compagnia teatrale Corona è tra le migliori in Italia e averla ospitata a Ruvo dopo tappe importanti sia in Italia che in Europa, è stato davvero un privilegio.

Tutto quello che la compagnia vuole trasmettere allo spettatore avviene attraverso la danza e l’arte scenica. Effervescenti meduse, creature fragili ed eleganti, agili e sinuose, farfalle psichedeliche vestite d’ali vistose, corpi zampillanti disegnano nuvole d’acqua semoventi che accompagnano la danza a terra, cascate di petali e impetuosi monsoni.

L’impatto emotivo è completamente affidato a colori e suoni. Tutto è soggettivo. Lo spettacolo ha inizio. Appare quella che può essere una divertente vasca piena di schiuma, percepita da alcuni come un ventre, che partorisce un vecchio uomo, che si ripara dal liquido aminiotico. Un trapasso dalla vita terrena a quella ultraterrena? La vasca viene trasportata da alti frati incappucciati, che rendono l’aria lugubre e funerea.
L’atmosfera è assolutamente onirica. Tutto sembra un sogno evanescente. L’elemento dominante è la natura, riconoscibile dall’aria del Flauto Magico, con Pappagheno e Pappaghena creature animalesche e fantastiche. Fantastico è tutto lo spettacolo, popolato da esseri misteriosi e incredibili. Il protagonista si sveglia e torna ad essere giovane e vigoroso, nel pieno delle sue forze.
L’elemento femminile gioca un ruolo fondamentale, in uno spettacolo dove quello che accade viene subìto dal protagonista, travolto da eventi felici e tristi. La donna è madre alta, maestosa e generosa, ma anche infima donna caratterizzata da una sensuale libido. La donna è il tempo. Un orologio che può avanzare o retrarre nell’atmosfera ovattata e rarefatta della fantasia.

Un viaggio nel sogno dove il fuoco è punizione dei peccati, attraverso la pena e la sofferenza. Nell’atmosfera medioevale i monaci puniscono il protagonista, tra canti gregoriani e fiamme. Una visione religione fustigatrice, e poi l’acqua fonte di vita e sollievo. Il desiderio di un ritorno alla natura nietschiano. Un triste ritorno alla realtà, dove il protagonista si sveglia, e torna ad avere i capelli bianchi, nella sua piccola vasca di schiuma. Il tempo di sognare è finito.

mercoledì 3 Settembre 2008

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nerone2005
nerone2005
15 anni fa

Gli spettatori sono rimasti davvero con gli occhi sorpresi,ma quanti e cosa vranno capito qualcosa dello spettacolo????

massimo_de_grado
massimo_de_grado
15 anni fa

una via crucis per bambini…allora! TEMPUS FUGIT per gli adulti(quindi lo spettacolo era consigliabile solo a un pubblico adulto, sebbene non fosse poi così tetro e spaventevole, anzi è stato bello, ma non adatto ai bimbi)i bambini non portano l’orologio al polso (almeno fino alla comunione).CERCHIAMO DI SORRIDERE, senza pensare alle vie Crucis(che cmq sono belle solo a Pasqua)

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