Domani 19 agosto, i Moon Project suoneranno presso il bar Tatera.
Dopo il grande successo riscosso durante Ruvolution ritornano all’attacco, attesissimi.
Una chiacchierata con il batterista Michele Barile, per capire come è nato il gruppo.
Come nasce l’idea dei Moon Project?
Dopo l’uscita dai Bar Mario sentivo che mi mancava qualcosa. La musica è un pezzo fondamentale della mia vita e penso che questo sia ormai chiaro a tutti.
Avevo voglia di suonare, innanzi tutto per divertirmi. Ne ho parlato con Giovanni Gambino e Angelo Di Modugno. Entrambi hanno sostenuto l’idea e abbiamo iniziato a cercare altre persone che condividessero la stessa passione.
Come avete portato avanti la difficile scelta dei membri del gruppo?
Abbiamo puntato alla qualità. Tutti i musicisti della band sono professionisti. Giovanni Gambino, ad esempio, insegna a Corato, è diplomato e suona al conservatorio. La sua bravura è assolutamente riconosciuta da tutti. Bravi e competenti sono anche Francesco Quatela, Matteo Mazzone, Rocco Stragapede, Filmena Minafra, Luigi Spagnoletta, Rocco Di Domenico. Certo, la qualità è fondamentale quando si vuol portare avanti un discorso serio, ma non posso negare che è necessario che ci sia assolutamente affiatamento e intesa tra tutti gli elementi del gruppo.
Quando nascono i Moon Project?
Abbiamo iniziato a provare a gennaio 2008, in una cantina arrangiata a studio. Come se fossimo di nuovo adolescenti ci abbiamo messo tutto l’impegno e la volontà che può metterci qualcuno in un progetto che ama. Ognuno di noi ha una propria vita privata, un lavoro, ma niente ci ha fermato. Sia con il freddo che con le ultime afose settimane di calura, abbiamo continuato imperterriti a provare.
Il risultato?
Non sono io che devo dirlo. Ma credo che abbiamo raggiunto un buon livello di bravura e sintonia. Suoniamo pezzi che canticchiamo da quando eravamo sedicenni. La nostra passione e il nostro entusiasmo ci hanno portato una quantità inaspettata di consensi. E suonare I Pink Floyd non è da tutti.
I prossimi appuntamenti?
Suoneremo presso les Escargot a Corato, e il 20 settembre durante la festa di Alleanza Nazionale. Non disdegniamo affatto i locali. Suonare nei pub ci da un senso di familiarità con il pubblico e sentire la gente carica di entusiasmo ci dà quella marcia in più per esibirci al meglio.
Siamo certi che nonostante sia pieno agosto e che per molti le vacanze non siano ancora terminate i Moon Project avranno il successo che si meritano, suonando e cantando sotto le stelle tra gli antichi palazzi della nostra città.
li ho sentiti a ruvolution.
“bravissimi” adesso che il campo sportivo è stato rinnovato potrebbero esibirsi in un bel mega concerto tipo quelli che fanno a san siro
bravi ma è meglio non chiedere la luna…
la luna?????scusa massimo_de_grado qui per avere qualcosa devi chiedere tutto l’universo per poi accontertarti con il campo sportivo se tutto va bene.
sono bravissimi…e poi, suonare i Pink Floyd, come dice nell’articolo, non è da tutti…^_^…BRAVI!!!