Sabato 28 giugno, per il progetto Sportnatura …… i nuovi sentieri dello sport ci sarà un’escursione guidata lungo il Tratturello Regio e il Canale dell’Acquedotto Pugliese (partenza da Bosco Patanella).
L’escursione guidata è di facile percorribilità e adatta a un pubblico di qualsiasi età.
La partecipazione è gratuita e ci si iscrive entro il 21/06/08 (prenotazione max 130 persone), telefonando allo 080/3601433 o allo 339/2063223, oppure all’indirizzo e mail dell’associazione organizzatrice dell’evento: terraealtamurgia@libero.it;
Le visite guidate al Santuario e l’organizzazione dell’evento musicale sono a cura dell’associazione turistica Pro loco – Via Vittorio Veneto, 48 – Info: 0803615419–e-mail:prolocoruvodipuglia@libero.it-ww.prolocoruvodipuglia.it
Il progetto sportnatura promuove processi coinvolgenti sui temi della qualità della vita favorendo l’attività motoria e sportiva in aree e spazi in ambiente naturale ed all’aria aperta, sostenendo diverse funzioni quali attività sportive, culturali, associative e ricreative, l’aggregazione sociale”. Delibera di Giunta Comunale del 30/10/2007
Nell’ambito del progetto Sportnatura dell’Assessorato alle Politiche per lo Sport del Comune di Ruvo di Puglia, la Pro Loco di Ruvo di Puglia e il Centro Studi e didattica Ambientale “Terrae” – Centro di educazione Ambientale “Ophrys” organizzano una escursione con percorso trekking lungo il Tratturello regio e il Canale dell’Acquedotto, con il fine di promuovere le attività sportive in aree e spazi in ambiente naturale e all’aria aperta, creando un ponte tra la città e la campagna e in particolare con il patrimonio artistico e culturale dell’Alta Murgia.
Dopo l’escursione alle tombe a tumulo di San Magno (organizzata dall’associazione “terrae”) e il percorso trekking lungo la fascia murgiana ai confini con la Basilicata (organizzato dal Gruppo Speleologico) continua il nostro viaggio attraverso masserie, santuari, lame, jazzi, tratturi del nostro territorio, coniugando il piacere dell’attività sportiva a quella della curiosità e della conoscenza dei percorsi storico culturali che il nostro Parco propone.
*A cura dell’assessorato alla comunicazione e trasparenza.
Sì, Calentano… Adriano. 😀
Io sapevo che si chiamasse Calendano, con la “d”. 😛
Sulla cartografia storica I.G.M. del 1949 è riportato il toponimo Calentano. In epoca angioina Calendano era un casale facente parte del feudo di Ruvo. Carlo I D’Angiò nel 1269 concesse tale casale a Roberto de Colant. Da qui è probabilmente derivato il nome “Calentanus” ad indicare il possedimento di De Colant. All’interno del casale vi erando diversi affreschi, tra cui quello della Madonna con Bambino, poi denominata “Madonna di Calentano”.
il vero nome è calentano
Però! Io credevo che, etimologicamente, traesse origine dalle “calende”.
E’ proprio vero che non si finisce mai di imparare!