Attualità

«Le Comunità Montane diminuiscono i costi e aumentano l’efficienza»

La Redazione*
Dichiarazioni del presidente nazionale delle Comunità Montane a margine del convegno che si terrà questa sera al Convento dei Domenicani.
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“Le Comunità Montane pugliesi: quale futuro?”. È il tema dell’incontro promosso dalla Comunità montana della Murgia nord-ovest (di cui fanno parte Minervino, Ruvo di Puglia, Poggiorsini e Spinazzola) in programma oggi, mercoledì 19 dicembre, presso il Convento dei Domenicani in via Madonna delle Grazie a Ruvo di Puglia.

All’incontro prenderà parte il presidente nazionale comuni e comunità montane, Enrico Borghi. L’incontro è un importante momento di discussione e di approfondimento sul ruolo e le funzioni degli Enti montani alla luce della proposta di rimodulazione e riorganizzazione contenuti nella Finanziaria. All’incontro prenderanno parte: il sindaco di Ruvo di Puglia Michele Stragapede, il presidente dell’ente il minervinese Vincenzo Preziusi, il presidente del Consiglio della Regione Puglia Pietro Pepe, l’assessore all’agricoltura della Provincia di Bari Anna Paladino, il presidente nazionale Uncem Enrico Borghi, il presidente regionale Uncem Puglia Nicola Pinto, Rossella Bianchi docente alla Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Bari,. Ricordiamo che in Puglia sono sei le comunità montane interessate dalla proposta di riorganizzazione e tra queste c’è la Comunità montana della Murgia barese nordovest.

Intanto proprio in questi giorni la commissione Bilancio della Camera ha riformulato l’articolo della Finanziaria relativo alle Comunità Montane, accogliendo di fatto le proposte avanzate dagli enti montani e dalle Regioni e consegnando proprio a queste ultime la responsabilità di attuarla in accordo con gli enti locali e secondo le risorse finanziarie a loro disposizione.

E proprio a proposito delle novità sulla riorganizzazione dell’ente è intervenuto il presidente nazionale Borghi. Per Borghi: «Sul piano istituzionale si tratta di una norma che rende giustizia alle competenze regionali, e applica una concezione federalista e sussidiaria consentendo una riforma vera della governance montana, evitando concezioni centraliste che rischiavano di fare solo danni e garantendo risparmi di spesa che potranno essere travasati in maggiori servizi e investimenti a favore di cittadini, famiglie e imprese».

«Sul piano politico –prosegue il presidente dell’Uncem– si tratta di un significativo messaggio del Parlamento, che ha creduto nella proposta di autoriforma delle Comunità Montane proposta dall’Uncem e consegna alle Regioni la responsabilità di attuarla in accordo con gli enti locali. Non posso fare a meno di rilevare che le Comunità Montane allo stato risultano essere l’unico livello istituzionale ad avere proposto ed ora ad attuare una seria azione di riforma e di razionalizzazione conseguendo un contenimento della spesa e un aumento della loro efficienza, così come da tempo sostenuto dall’Uncem. Ci auguriamo che ora il testo così come varato venga inserito integralmente nella stesura finale della Finanziaria. Per parte nostra, siamo pronti a rimetterci al lavoro per dare attuazione a questa che sarà ricordata come la vera riforma delle comunità montane nel nostro Paese».

*Si ringrazia Rosalba Matarrese.

mercoledì 19 Dicembre 2007

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devil20
devil20
16 anni fa

La comunità montana di Ruvo, Corato ecc.; che cos’è? Se questo è il I commento dopo tante ore dalla visione dell’art., è già una risposta a chi le vuole far sopravvivere senza che siano mai servite a niente tranne che a dividere stipendi e gettoni. Se non ci sarà più e se continuerà ad esserci nessuno se ne accorgerà.

ariafritt
ariafritt
16 anni fa

Secondo me, è un’altro serbatoio di voti che se sta svuotando.