Cronaca

«Sull’incidente mortale con il bus, sono state diffuse informazioni errate»

La Redazione
Era un mezzo della società terlizzese Fiore, quello partito da Altamura, coinvolto nell'incidente stradale che ha visto la morte di tre ragazzi boliviani. L'avv. Berardi ci invia alcune precisazioni.
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Precisazione inerente l’incidente avvenuto sull’Autosole (in Agro di Anagni) che ha provocato la morte di tre ragazzi boliviani da parte dell’avv. Michele Berardi, difensore della società Fiore Viaggi s.a.s., che riceviamo e volentieri pubblichiamo.

L’Avv. Michele Berardi, nell’interesse della Società Fiore viaggi s.a.s., divisione Bus Operator, denuncia le errate informazioni trasmesse dai media con riferimento al sinistro in cui è rimasto coinvolto uno dei mezzi della Società sua assistita.
La dinamica del sinistro diffusa dai media, infatti, vede il Bus investire l’auto con a bordo i giovani e sfortunati boliviani – ai familiari dei quali l’azienda esprime il più profondo e sentito cordoglio – che viene collocata ora sulla corsia di emergenza, ora ferma nella piazzola di sosta presente nelle vicinanze, e vede altresì attribuire l’incidente alla responsabilità del conducente del Bus, colto da colpo di sonno o da distrazione.

Il legale del Bus Operator lamenta la non corretta informazione diffusa dai media televisivi, giacchè sia dalle informazioni rese dai passeggeri a bordo del Bus, che dai rilievi tecnici effettuati dalle Forze di Polizia intervenute sul luogo del sinistro, nonché dagli stessi filmati diffusi, è evincibile oggettivamente che l’autovettura tamponata dal Bus, al momento dell’impatto, non si trovava né sulla corsia di emergenza e tanto meno sulla piazzola di sosta, bensì era ferma sulla corsia di marcia autostradale, senza alcuna segnalazione luminosa azionata, né ordinaria né di emergenza. Puntualizza il Legale del Bus Operator che il punto di impatto dei mezzi, così come evincibile dai filmati Sky, è avvenuto al centro della prima corsia di marcia deputata al transito dei mezzi pesanti e che il Bus viaggiava a velocità moderatissima in considerazione dei banchi di nebbia che interessavano la zona al momento del sinistro. Tutte le predette informazioni sono già state rese agli Organi di Polizia dai passeggeri a bordo del bus.

In ogni caso, continua l’Avv. Berardi, la scorrettezza degli organi di informazione si è manifestata non solo nell’errato e sbrigativo lancio della notizia, ma anche nella superficiale ricostruzione di un sinistro che solo la Polizia Stradale è deputata istituzionalmente a formulare.

Lo stesso legale rappresenta inoltre e lamenta che il buon nome della sua assistita, che esercita la attività sull’intero territorio europeo da quasi cinquant’anni – e mai coinvolta, come accaduto, in sinistri mortali – è stato gravemente compromesso dalla diffusione delle immagini nelle quali è apparso, senza il dovuto e richiesto oscuramento, il Nome e Logo dell’Azienda che contraddistingue i due rami d’attività della sua assistita.

Alla luce di tanto l’Azienda, tramite il proprio legale chiede cortesemente, di porre immediato rimedio a quanto innanzi lamentato, divulgando la versione qui formulata a completamento e rettifica delle informazioni già rese, e limitando l’informazione ai soli fatti accertati, nonché di astenersi dal divulgare ulteriori notizie che si configurino come evidenti illazioni e fantasiose ipotesi che stanno concretando una situazione di danno all’immagine alla sua assistita.

Facendo affidamento sulle Loro professionalità, l’Avv. Berardi resta a completa disposizione per ulteriori chiarimenti, riservando tuttavia ogni azione giudiziaria tesa a tutelare il buon nome ed i diritti tutti della sua assistita.

martedì 4 Dicembre 2007

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