Cultura

Abiti e storia a Palazzo Jatta

Elena Albanese
35 pezzi di una collezione che la famiglia proprietaria spera di esporre al più presto in una mostra temporanea.
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Se in questa Settimana della Cultura volete immergervi completamente nella storia e farvi avvolgere dalla bellezza, non potete esimervi dal visitare Palazzo Jatta, dopo essere passati, ovviamente, dall’omonimo Museo.

Costa solo 3 € (anziché 5) ed è aperto sia la mattina dalle 9:00 alle 13:00 che il pomeriggio dalle 15:00 alle 19:30 circa. Come già descritto su questo sito, si tratta innanzitutto di un luogo affascinante da scoprire in ogni angolo, dai quadri ai mobili ai libri…un posto in cui si respirano maestosità e cultura, non senza un pizzico di soggezione. Ma in questi giorni la dimora ospita anche la mostra “Segni di Storie Private. Segni di storia. Abiti a Palazzo Jatta". Si tratta di alcuni pezzi della collezione Jatta – Bonelli. Le due famiglie sono legate dal matrimonio, avvenuto nel 1933, tra Anna de Beaumont Bonelli e Giovanni Jatta.

Spicca in una delle prime stanze un paramento sacro risalente al 1670. Segue una divisa da grand’ufficiale della Regia Marina dei primi decenni del secolo scorso.

Entrati nel salone da ballo, ecco altri elementi, di cui il più importante è sicuramente un vestito da donna di manifattura francese del 1820 circa. Ce n’è solo un altro simile in un museo di Lione, in Francia, ma non raggiunge la qualità di questa stoffa e di questa realizzazione. C’è poi un abito da bambino completo di tutti gli elementi, elegantissimo e dai colori sgargianti. Non mancano poi gli accessori, esposti nel centro della sala.

Si tratta solo di una piccola parte dei 35 pezzi che compongono la collezione e che la famiglia proprietaria spera di esporre al più presto in una mostra temporanea. I finanziamenti per l’allestimento sono stati già chiesti alla Regione Puglia nell’ambito degli stanziamenti per le attività culturali del triennio 2007/2009. Al momento, dice Marco Jatta, i visitatori della dimora privata sono circa il 10% di quelli del Museo e hanno raggiunto, durante tutto il 2006, le 1500 presenze. Il 2007 non è cominciato benissimo, ma l’affluenza sta aumentando. All’attuale data di maggio, per la prima volta il numero di turisti è stato maggiore rispetto all’intero mese dello scorso anno. Secondo lui il palazzo è ancora “un contenitore che va riempito” e la volontà di continuare in quest’opera di completamento va proprio in questa direzione.

Attualmente, oltre a vedere i pezzi esposti, è possibile acquistare, presso la Bottega del Talos, (nell’atrio del Museo) il catalogo dell’intera collezione, curato da Maria Pia Pettinau Vescina e Roberta Orsi Landini (Editore Claudio Grenzi di Foggia), con le fotografie di Nicola Amato e Sergio Leopardi.

venerdì 18 Maggio 2007

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