Politica

Contratti di Quartiere II: (forse) Ruvo c’è

Elena Albanese
Il Sindaco Michele Stragapede, che ha sottoscritto il Contratto che riguarda la nostra città, è cautamente fiducioso. "Esistono dei progetti di massima".
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Anche Ruvo, come annunciato nei giorni scorsi, rientra nelle 18 proposte ammesse al finanziamento dei cosiddetti “Contratti di Quartiere II”, firmati lo scorso giovedì 12 aprile a Bari dal Governatore Vendola e dal Ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro.

Alla presenza di molti dei Sindaci dei Comuni interessati, quest’ultimo ha illustrato le linee guida del progetto, dispensando qua e là pillole di ironia, ma sottolineando l’importanza di tale provvedimento sulle politiche abitative locali, ma non solo. Lo sblocco dei finanziamenti derivanti dall’accordo prevede uno stanziamento, in tempi brevi, di 85.867.466,39 € erogati in parte dallo Stato e in parte dalla Regione; somma che darà la possibilità di intervenire con progetti di riqualificazione di zone periferiche o degradate, ma soprattutto di realizzare “alloggi per utenze differenziate”, nonché di scuole, parcheggi e strutture sportive.

In particolare Ruvo, a cui sono stati assegnati 5 milioni di euro, provvederà alla sistemazione dell’estramurale nord e dell’”anfiteatro” di Corso Antonio Jatta, alla costruzione di una scuola materna, di strutture sportive e di un auditorium. Lavori a cui si aggiungeranno, attraverso la compartecipazione di fondi privati, l’edificazione di una Residenza Sanitaria Assistita nella zona del Polivalente e di “edilizia convenzionata” nei pressi della strada per Terlizzi e nelle vicinanze della Chiesa “Sacra Famiglia”. Il progetto è ambizioso e i tempi devono essere necessariamente rapidi. Entro 150 giorni dalla sottoscrizione del Protocollo d’Intesa, infatti, i Comuni devono predisporre la progettazione esecutiva delle opere pubbliche oggetto del finanziamento ed entro 12 mesi devono cominciare i lavori, pena la scadenza del provvedimento e la perdita dei fondi ottenuti.

Il Sindaco Michele Stragapede, che ha sottoscritto il Contratto che riguarda la nostra città, è cautamente fiducioso. “Esistono dei progetti di massima”, dice, ma la cosa che teme di più è la difficoltà di reperire gli ulteriori 3.760.000 € che il Comune deve mettere di tasca propria al fine di raggiungere la quota necessaria che è stata stimata complessivamente in 28,26 milioni di Euro. “Ce la metteremo tutta però per farcela”, aggiunge, “perché sarebbe davvero un peccato perdere tutti questi soldi”. I quali verrebbero eventualmente erogati dalla Regione in 4 tranches a partire da 30 giorni dalla data di registrazione del decreto di approvazione e fino alla comunicazione dell’avvenuto inizio di tutti i lavori.

A detta del Ministro Di Pietro questa è solo una parte di un programma più ampio di rilancio delle politiche abitative. Il primo passo è stata una legge dello scorso febbraio atta a creare una vera e propria banca dati del fabbisogno della popolazione e allo stesso tempo a snellire la burocrazia decentrando il potere. L’intenzione è quella di agire su due fronti: quello finanziario attraverso lo stanziamento di fondi e quello normativo, affidando un budget alle amministrazioni locali e dando loro la possibilità di gestirlo in autonomia. L’assessore all’Urbanistica Angela Barbanente aggiunge che anche la Regione Puglia si sta muovendo nella stessa direzione “affrontando il problema della casa non come emergenza ma attraverso un’attenta pianificazione, anche ristabilendo la legalità nei confronti del patrimonio pubblico“.

sabato 14 Aprile 2007

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