Anche Ruvo è tra i Comuni beneficiari del Programma Bollenti Spiriti della Regione Puglia. L’iniziativa che finanzia “Progetti di riqualificazione urbana con particolare riferimento agli interventi di rivitalizzazione economica e sociale rivolti alle fasce giovanili della popolazione”, ha offerto l’opportunità ai giovani pugliesi di scegliere un sito del proprio territorio per riqualificarlo e destinarlo a luogo di aggregazione giovanile e di realizzazione di idee nel campo culturale, sociale ed economico.
Il progetto si è classificato al settimo posto e riceverà un finanziamento di 630.000 euro dalla Regione, a cui si aggiungeranno i 570.000 euro del cofinanziamento comunale di… Terlizzi. Sì, perché il progetto è stato presentato attraverso il raggruppamento dei Comuni di Ruvo e Terlizzi, in quanto il bando di “Bollenti Spiriti” prevedeva l’accesso solo agli enti locali con più di 30.000 abitanti. Tutto bene, dunque. Se non fosse che a beneficiare delle opere di riqualificazione sarà un sito di Terlizzi. Si tratta dell’ex mattatoio della città dei fiori sul quale, grazie al finanziamento di “Bollenti Spiriti”, sorgerà il centro MAT che sta per Musica Arte e Teatro. Un centro che sarà luogo di convivenza e sperimentazione, un luogo di divertimento, di incontro, di arte e di musica con una scommessa importante e una nuova linea politica: costruire posti di lavoro e cultura, tesi non solo al profitto ma capaci di formare coscienze.
Tutto molto bello, ma Ruvo cosa ci guadagna? Non si tratta di vuoto campanilismo, ma sarebbe auspicabile che Comune ed eventuali soggetti ruvesi che hanno partecipato alla redazione e presentazione del progetto, possano espandere gli effetti positivi di questa novità. Anche se non con l’ubicazione fisica del progetto, Ruvo può comunque giocarsi questa opportunità di grande rilievo per il suo mondo giovanile. Superando, appunto, le logiche di campanile.