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Un grande Bollani alla prima serata del Talos Festival

Raffaella Patruno
Qualche probema logistico -organizzativo, ha un po' sconvolto la scaletta che prevedeva l'inizio del primo concerto, "l'Evening Concert", già alle 20.30.
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Da ieri sera, e per i prossimi due giorni Ruvo  sarà protagonista indiscussa della musica jazz.

Si è ufficialmente aperta ieri, infatti,la 14esima edizione del Talos Festival, in una Ruvo gremita, come non mai, di appassionati e non del genere musicale.

C’era tanta attesa da parte di tutti rispetto all’andamento della prima serata che, pur con qualche intoppo, ha regalato quelle affascinanti emozioni che il pubblico del Talos vuole vivere e sentire.

Qualche probema logistico -organizzativo, ha un po’ sconvolto la scaletta che prevedeva l’inizio del primo concerto, "l’Evening Concert", già alle 20.30.. ma non è andata esattamente così. Troppa gente affollava Palazzo Caputi per acquistare il tanto agognato biglietto, mentre intanto tutti i posti a sedere disponibli in piazza Le Monche erano visibilmente già occupati.

E’ la prassi, questa,in circostanze così importanti, alle quali tutti accorrono per vedere uno spettacolo che, evidentemente, come in questo caso, vale la pena guardare anzi soprattutto ascoltare. 

Intoppi e ritardi a parte, il primo concerto è cominciato, in una piazza le Monache infuocata: prima esibizione "Silente", interpretata da "I Tangheri", gruppo composto da Vince Abbracciante, fisarmonica e bandenon; Davide Penta, contrabbasso noises e Antonio Di Lorenzo, drums. Special guest, il fantastico Carlo Actis Dato, sax baritono e clarinetto basso.

Un turbine di note esaltanti e divertenti che il pubblico non ha esitato ad accompagnare con un battito di mani ritmato. I Tangheri hanno portato sul palco, attraverso la perfetta armonia degli strumenti, le tradizioni dei nostri paesi, hanno cantato e suonato quei personaggi "particolari" che caratterizzano i paesaggi di ogni borgo e che, per la loro musica, diventano straordinariamente muse ispiratrici per la loro stessa musica. Un’ora diritmi coinvolgenti, che hanno saputo divertire, parlando con la gente accorsa lì, a godersi lo spettacolo.

E poi, una pausa, necessaria per preparare, non soltanto logisticamente il palco ai nuovi strumenti, ma, specialmente, per abituare gli spettatori ad un cambio dell’atmosfera musicale, regalata, poi dal secondo concerto.

A spezzare, per un  attimo, la magia che l’organizzazione tutta tentava di creare per accogliere il pianoforte di Stefano Bollani, le urla, assolutamente lecite, di tutta quella gente alla quale, dopo una fila estenuante per acquistare il proprio biglietto, non era più concesso entrare: "Per questione di sicurezza non è più possibile permettere l’accesso"  la giustificazione dello staff.

Ma l’insistenza e la sete di spettacolo ha vinto e, infatti, poco prima dell’inizio del secondo attesissimo spettacolo, molti li hanno lasciati, giustamente passare. "La prossima volta provvederemo a cercare una location più ampia, che possa accogliere un maggior numero di persone..si sente che Ruvo ha sete di buona musica", ha detto, dal palco, la presentatrice.

Ma poi, finalmente, è arrivato il momento. Il grande pianista Stefano Bollani, accompagnato da Mirko Guerrini, sax e direttore d’orchestra, con l’intera Orchestra della Magna Grecia, hanno fatto il loro ingresso trionfale sul palco, tra applausi, entusiasmo e ammirazione.

Bollani, con il suo inconfondibile spirito e la sua ironia, ha aperto l’esibizione con un prologo, da lui prodotto, eseguito con l’accompagnamento del sax di Guerrini: una straordinaria abilità, una fantastica interazione con il pianoforte che sembra far parte di lui e che è in grado di entusiamare e di toccare il cuore anche dei meno appasionati del genere.

Poi, dopo il prologo, come da programma, è arrivato il momento clou della serata con l’esecuzione de "I 7 motivi per amare Mozart". Un progetto originale firmato Stefano Bollani, giunto, in occasione del Talos, alla sua terza esecuzione e che, il pianista, ha prodotto per il 250esimo anniversario della nascita di Mozart, quest’anno festeggiato in tutto il mondo.

"Si tratta di un omaggio ad un grande compositore, che è fra quegli artisti che hanno fatto la storia della musica. Partirò da un requiem, tipicamente mozartiano, per poi andare un po’ più lontano, tornando, infine, a "casa". Questi "7 motivi per amare Mozart" sono sette buone ragioni che intendo offrirvi, per tornare a casa questa sera e ascoltarvi la sua vera musica", ha concluso ironicamente l’artista.

Poi, spazio alle note. E un arrivederci a questa sera con Maurizio Gianmmarco & Magatones per l’Evening concert e, a seguire, con  Fabrizio Bosso Quartett per il Night Concert.

venerdì 8 Settembre 2006

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