Diciannove pannelli per raccontare l’estro artistico di Domenico Cantatore, uno dei maggiori maestri dell’arte contemporanea che, attraverso i ritratti e i paesaggi pugliesi, ha esportato la Puglia in tutta Europa e oltre.
Così Ruvo, città natìa del pittore, ha deciso di celebrare il centenario della sua nascita. In esposizione ci saranno tutti i contributi realizzati da artisti locali per ricostruire il percorso “professionale” del pittore.
In particolare di Lucio Rosa Pastore i contribubuti per le opere di Cantatore presenti in Provincia, di Cinzia Petrarota, quelli per le opere di proprietà del Comune e di Giorgia Campanale quelli per le opere di produzione grafica del Maestro.
La mostra, organizzata dal Comune e curata da Mariapina Mascolo e che si concluderà il 22 maggio, è stata inaugurata presso Palazzo Caputi, con il convegno "Domenico Cantatore e Ruvo di Puglia. Viaggio verso sud".
Non solo dibattito, nel corso del quale sono intervenuti anche il sopraintendente Filomena Maria Sardella e il Commissario straordinario Mario Volpe, ma anche tanto spettacolo e cultura.
Prima di tutto si è tenuto un saggio sulla tradizione musicale ruvese, sempre coordinato dalla Mascolo; il momento successivo, poi, è stato dedicato alla lettura in chiave contemporanea della collezione storica di abiti della famiglia Jatta- Monelli, offerta da Silvia Viterbo.
E se quella di Cantatore è una pittura che "profuma" di terra, di pane caldo, di contadini e delle loro donne, resa con colori intensi che spaziano dal giallo al rosso al blu cobalto, diventava doveroso nella mostra parlare anche di territorio.
Lo si è fatto, grazie ad un contributo ruvese sull’agro ruvese dal tema “Architettura della pietra a secco” curata dall’associazione Murex: una ricostruzione storica sui lavori di restauro dell’ex convento dei Domenicani: immagini che raccontano di uomo che non ha mai perso il legame con la sua terra d’origine.
Contemporanemente a Palazzo Caputi si potranno visitare anche l’opera grafica del Maesto, composta da 133 opere, mentre nell’ex convento dei Domenciani è ancora visitabile la mostra antologica dell’artista Mario De Leo dal tema “Ritorno ad Itaca” .
Una manifestazione ricca e così pensata proprio per trasmettere a chiunque il senso dell’arte, in quanto esclusiva disciplina "d’interpretazione", resa, in particolare sublime, dal genio di Domenico Cantatore.