Spettacolo

Il Talos Festival “ibrido” del 2020

Veronique Fracchiolla
Veronique Fracchiolla
​Inaugurata, ieri pomeriggio, l'edizione 2020 a cui si potrà assistere in presenza e in diretta streaming sui canali ufficiali. Saranno osservate le norme di sicurezza antiCovid-19​
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Inaugurata, ieri pomeriggio, l’edizione 2020 del Talos Festival a cui si potrà assistere in presenza e in diretta streaming sui canali ufficiali. Saranno osservate le norme di sicurezza antiCovid-19

Sotto un cielo terso, al cospetto della Cattedrale, scenario “naturale” per quasi trent’anni del Talos Festival, ieri pomeriggio si è tenuto l’incontro di apertura dell’edizione 2020, l’edizione straordinaria, affidata alla direzione artistica del suo fondatore, Pino Minafra, e di suo figlio Livio.

Ma quest’anno, per rispettare le norme di sicurezza antiCovid-19, non si terrà alcun concerto sul sagrato per evitare assembramenti: piazza Menotti Garibaldi, piazza Dante, piazza Matteotti accoglieranno i flash mob e produzioni originali di danza contemporanea; piazzetta Le Monache i concerti serali.

Lo ha sottolineato l’assessora alla Cultura Monica Filograno che ha sottolineato come questa edizione sarà bellissima, nonostante il tempo complesso che si sta vivendo. Ma la crisi è anche opportunità: ed ecco che questa edizione sarà “ibrida” perché sarà possibile viverla in presenza – agli spettacoli può assistere un numero limitato di persone, già registrate e che saranno sottoposte a misurazione della temperatura all’ingresso – ma anche in diretta streaming sui canali Facebook e Youtube del Talos Festival, da casa o nei punti di ritrovo interessati.

Giulio De Leo, direttore artistico della compagnia Menhir, considera una vittoria questa edizione. Confida che, durante il lockdown, è rimasto colpito dalle spontanee “coreografie” delle persone che camminavano per strada, distanti tra loro per necessità: un movimento di un corpo generava lo spostamento di un altro. De Leo ha parlato del progetto “Genesi” – che ha inaugurato nel pomeriggio di ieri la sezione “Danza” – un progetto che avrebbe percorso il mondo se il Covid non lo avesse impedito.

Pino Minafra ribadisce che la sua creatura è un laboratorio identitario che nasce anche dall’idea per cui l’arte risponde al grido esistenziale di ognuno di noi. I concerti di ottobre sono ispirati ai Sud del mondo, con un folclore immaginario che affonda le radici nella terra ma sposa poi la contaminazione e la contemporaneità. La tranche di febbraio (13 e 14) è dedicata ai diritti umani con la Minafrìc Orchestra e ospiti speciali. Ad aprile, il gran finale con la Banda di Pino Minafra il quale auspica una legge regionale che protegga questo importante patrimonio del Sud. Nel 2018 fu consegnato ad Aldo Patruno, direttore del Dipartimento Dipartimento turismo, economia della cultura e Valorizzazione del territorio della Regione Puglia, un protocollo d’intesa sottoscritto da Amministrazioni locali e Conservatori per un riconoscimento istituzionale della stessa.

Per Livio Minafra, la crisi per Covid-19 che sta investendo il mondo diventa occasione per creare una narrazione artistica di ansie, timori e speranze. Questa crisi ha rappresentato una sfida che ha aperto nuove prospettive come la fruibilità, tramite le dirette streaming, del Festival in tutto il mondo; la gratuità e questo è un valore aggiunto perché la cultura è anche servizio ed è giusto che sia accessibile a una più ampia platea. È spalmato su più periodi – si terrà anche il 13 e 14 febbraio e il 17-18 aprile al Teatro Comunale di Ruvo di Puglia – quindi può essere “vissuto” con maggiore intensità.

Presente anche Aldo Patruno il quale ha annunciato che il Talos Festival farà parte integrante del circuito del Teatro Pubblico Pugliese, sottraendolo così «alle forche caudine dei bandi regionali» consentendogli, quindi, stabilità. Il Talos Festival, come altre manifestazioni culturali di rilievo, è un progetto prezioso per il patrimonio culturale della Puglia che produce anche fatturati, crea posti di lavoro. Negli ultimi cinque anni, la Regione è stata attenta a promuovere il settore “dell’industria turistica” e si sta avviando a un nuovo rinascimento.

Le conclusioni sono affidate al sindaco Pasquale Chieco che fa notare come il Talos Festival 2020 sia l’ultimo di questo quinquennio di Amministrazione. Un’edizione straordinaria che si congiunge a quella “mancata” del 2016: ed è stato fatto tanto per questo progetto. Il Primo Cittadino sottolinea che sono stati predisposti tutti i protocolli necessari per contenere la diffusione del contagio da Covid-19: sarà un festival vissuto con serenità.

«Buon Talos Festival a tutti» l’augurio finale.

Con la direzione artistica dell’ideatore Pino Minafra e del musicista e compositore Livio Minafra e il progetto coreografico di Giulio De Leo, il festival è promosso dal Comune di Ruvo di Puglia, con il cofinanziamento di Regione Puglia tramite Teatro Pubblico Pugliese nell’ambito del Fondo di Sviluppo e Coesione 2014-2020 – Valorizzazione della Cultura e della Creatività territoriale, in collaborazione con Associazione Terra Gialla e Compagnia di Danza Menhir e altre realtà pubbliche e private.

venerdì 9 Ottobre 2020

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