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Ognissanti, tra storia e curiosità

La Redazione
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E’ la festa cattolica di tutti i santi con la quale si è soliti onorare non solo i santi, iscritti nel Martirologio romano e nel calendario delle singole Chiese, ma tutti i defunti.
Il Martirologio è l’elenco dei martiri che ciascuna delle diverse chiese cristiane primitive celebrava, disposto giorno per giorno secondo la data del loro martirio, alcuni riportavano anche il nome del luogo o del cimitero dove erano nutriti devozione; di questi elenchi alcuni sono giunti fino a noi come quelli delle chiese di Roma e risalenti all’anno 354. Più tardi sembrò opportuno far seguire una breve notizia biografica dei medesimi; sorsero così i martirologi storici.

Di origine antica, la festività di Ognissanti, dapprima dedicata ai soli martiri, era celebrata, nelle varie Chiese, subito dopo la Pasqua; fu spostata, poi dopo la Pentecoste. Il 13 maggio 609, con decorrenza 610, il Papa Bonifacio IV dedicò il Pantheon in onore della Madre di Dio e di tutti i martiri e ogni anno se ne onorava l’anniversario con grande magnificenza e largo afflusso di pellegrini. Da queste feste sembra derivare quella di Tutti i Santi, fissata al primo di novembre dell’anno 835 dal Papa Gregorio IV.
Furono, poi, i monaci di Cluny, nell’XI secolo, che perpetuarono la solennità della ricorrenza dei santi con la solennità dei morti, da celebrarsi il giorno successivo.

Nell’antico e pittoresco, ma realistico, mondo contadino esiste un proverbio legato al primo giorno del mese di novembre: "Ognissanti, manicotti e guanti", la similitudine è chiara: comincia la stagione fredda.

Una curiosità:
Sono 20 mila le imprese italiane che portano il nome di un santo. Tra le regioni e’ la Lombardia a fare maggiore ricorso ai santi (18,8% del totale delle aziende), seguita da Piemonte e Veneto. La provincia con piu’ nomi di santi per le imprese e’ Milano (1.011), seguita da Torino (714), Roma (543) e Napoli (440). In Sicilia va forte San Giuseppe falegname (23 aziende a Palermo), mentre in Calabria ha sede il 15% del totale delle imprese intestate a San Francesco. San Marco è il più votato dagli imprenditori italiani, supera San Pietro perfino a Roma, sotto l’ombra del Cupolone dedicato al santo patrono dei pescatori, che predomina invece a Bologna, dove ben 27 aziende gli sono dedicate. Per quanto riguarda Firenze, invece, il santo prediletto dagli imprenditori, con 36 imprese che lo ricordano nella denominazione, è San Lorenzo, patrono dei diaconi, dei cuochi e dei pompieri, ma c’è da chiarire che Padre Pio e la regione Puglia sono candidati a ribaltare la suddetta classifica.

 

martedì 1 Novembre 2005

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