Politica

Onorevole Antonio Laforgia, Ruvo gli intitola una strada nella nuova zona Pip

La Redazione
Si tratta di un «segno di riconoscimento, un modo per ricordare la figura carismatica di Laforgia» scrive Piero Paparella, portavoce Area Ulivi-Adriatica e presidente provinciale Confartigianato Comunicazione
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La nuova zona Pip avrà una via intitolata all’onorevole Antonio Laforgia. A deliberarlo è stata la giunta comunale di Ruvo di Puglia che ha inoltrato la richiesta di autorizzazione alla Prefettura. Si tratta di un «segno di riconoscimento, un modo per ricordare la figura carismatica di Laforgia» scrive Piero Paparella, portavoce Area Ulivi-Adriatica nonché presidente provinciale Confartigianato Comunicazione, promotore dell'iniziativa condivisa anche da molti artigiani della nuova zona Pip di Ruvo,

Venuto a mancare il 29 marzo 2011, all’età di 84 anni, Antonio Laforgia, è stato sindaco democristiano di Bari all’inizio degli anni settanta e parlamentare per cinque legislature (dal 1963 al 1983). Dal luglio del 1976 al marzo 1978 ha ricoperto l’incarico di Sottosegretario ai lavori pubblici. Esponente nazionale di primissimo piano di Confartigianato, è stato componente del consiglio di amministrazione della Fiera del Levante nonché presidente e amministratore consigliere della Camera di Commercio di Bari; presidente Nazionale di Artigiancassa e fondatore della Banca di Credito Cooperativo di Bari.

L’idea è nata da una duplice esigenza. «Da un lato – spiega Paparella – quella di inquadrare la toponomastica della nuova zona, e dall’altro quella di ricordare Laforgia, in qualità di figura cattolica, specchiata e protagonista della vita politica, amministrativa ed associativa, che da sempre ha rappresentato il punto di riferimento del mondo associativo artigiano sia a livello regionale che nazionale».

«Un ringraziamento concreto va all’assessore Pasquale De Palo, che ha di fatto preso a cuore tale iniziativa nata da molti artigiani della zona dando dimostrazione che il dialogo istituzionale tra amministrazione comunale e mondo associativo, non solo è auspicabile, ma è soprattutto doveroso e necessario» conclude Piero Paparella.

sabato 14 Febbraio 2015

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