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Prevenzione incendi e operazioni forestali, le disposizioni del Parco dell’Alta Murgia

La Redazione
«È un provvedimento necessario in attesa dell'approvazione del Regolamento da parte del Ministero», commenta il direttore Fabio Modesti
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Il direttore del Parco nazionale dell’Alta Murgia ha approvato e pubblicato sul sito dell’ente le disposizioni tecniche relative all’esecuzione di operazioni forestali e alla prevenzione degli incendi all’interno dell'area naturale protetta.

Le disposizioni, approvate con determinazione dirigenziale n. 180 del 1° luglio scorso in attuazione delle norme tecniche di attuazione del Piano per il Parco recentemente entrato in vigore e nelle more dell'approvazione del Regolamento del Parco stesso, sono destinate a enti pubblici, aziende private e associazioni di categoria e regolamentano una serie di attività in materia di gestione ambientale, di particolare rilievo dato il rischio stagionale di incendi.

Obiettivo primario delle disposizioni è quello di fornire elementi operativi certi per l'esecuzione delle attività forestali e di assicurare il mantenimento e il ripristino degli habitat naturali e seminaturali, degli habitat e delle specie animali e vegetali che ne costituiscono la biodiversità.

Le disposizioni regolamentano, in particolare, gli interventi selvicolturali, gli interventi forestali in corrispondenza di elettrodotti, di strade e di strutture lineari in pietra a secco (dalla pulizia dei bordi delle strade al taglio di contenimento delle piante arboree a ridosso della rete viaria), la messa in sicurezza delle aree boschive dagli incendi.

«Con il Piano per il Parco e con queste disposizioni in particolare – dichiara Cesare Veronico, presidente dell’ente – intendiamo dotare i nostri interlocutori di regole certe e istruzioni utili per collaborare nella gestione del territorio, consentendo a tutti di operare con tranquillità e sicurezza. Rispettare queste regole vuol dire aver cura del patrimonio comune; eluderle o infrangerle significa andare contro la legge».

Per quanto riguarda, in particolare, la prevenzione degli incendi, le disposizioni forniscono istruzioni precise in merito alla realizzazione di fasce tagliafuoco "verdi" dell'ampiezza di almeno cinque metri all’interno delle aree boschive, e di fasce protettive (“precese”) di almeno 15 metri sui seminativi, sui terreni a riposo e incolti, confinanti con aree boschive e con aree destinate al pascolo naturale. Le disposizioni prevedono inoltre il divieto di bruciatura delle stoppie, delle paglie e di vegetazione presente al termine di prati seminati.

«È un provvedimento necessario in attesa dell'approvazione del Regolamento del Parco da parte del Ministero – commenta il direttore del Parco Fabio Modesti -. Altre disposizioni tecniche seguiranno per mettere in condizione gli operatori economici ed i fruitori di svolgere le proprie attività compatibilmente con le primarie finalità di tutela del territorio».

giovedì 7 Luglio 2016

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