La Sanb, società Servizi ambientali Nord barese, a capitale interamente pubblico costituita a dicembre 2014 perché gestisse il ciclo dei rifiuti nei paesi dell'Aro Bari 1 (Terlizzi, Bitonto, Corato, Molfetta e Ruvo di Puglia) è in ritardo nell'avvìo delle attività, ma i sindaci ribadiscono la propria convizione di proseguire in questo percorso.
Se ne fa portavoce il primo cittadino di Corato Massimo Mazzilli che, «unitamente ai colleghi degli altri Comuni interessati», ribadisce «la piena convinzione nel progetto strategico assegnato oltre un anno fa alla società "Sanb Spa", nell'ottica di una gestione unitaria, razionale ed efficiente del sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti nell'Ambito, che interessa 200mila abitanti.
Si tratta di un progetto strategico che ha lo scopo di valorizzare l'esperienza delle società pubbliche detenute dai Comuni e, nel contempo, di gestire all'interno del perimetro pubblico i servizi di raccolta e trasporto dei rifiuti, ritenuti sensibili al pari di Sanità e Istruzione.
Una procedura complessa e molto articolata, tesa a garantire i lavoratori delle società che transiteranno nella Sanb, ma anche a rendere operativo un nuovo soggetto pubblico nello scenario regionale che, attuando il Piano industriale per la gestione dei riufiuti, comporterà per le nostre collettività un sensibile innalzamento dello standard dei servizi espletati, nonchè il raggiungimento di tutti gli obiettivi sulla raccolta differenziata e la tendenziale riduzione dei costi (e quindi anche della Tari) grazie alle economie di scala.
Questo è un percorso coraggioso che va accompagnato e condiviso e che viene considerato dalla Regione come un modello replicabile altrove e che in altre parti d'Italia ha portato alla nascita di affermate società pubbliche operanti nei settori dei rifiuti e dell'energia. Ritengo, quindi, che su questi principi e obiettivi condivisi dalle cinque città, la Sanb possa rappresentare una preziosa nuova opportunità per il territorio.
Anche alla luce di questo, infine, per quanto sinora svolto, devo dare atto al Consiglio di amministrazione della società, composto da tre dipendenti dei Comuni interessati che hanno operato in maniera totalmente gratuita, della proficua, professionale ed intensa attività svolta per il perseguimento di obiettivi che restano prioritari e assolutamente strategici per il territori».