Amministrative 2021

Dieci “chiavi” aprono la campagna elettorale di Pasquale Chieco. «Noi parliamo coi fatti»

Veronique Fracchiolla
Veronique Fracchiolla
Domenica scorsa si è tenuto il primo comizio del candidato Pasquale Chieco, sindaco uscente. I rappresentanti della Coalizione di Centrosinistra, che lo supporta, hanno consegnato "parole-chiave"
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Domenica scorsa, in piazza Dante, ha avuto inizio la campagna elettorale del sindaco uscente Pasquale Chieco che propone la ricandidatura alla guida della città per il prossimo quinquennio.

“Di nuovo c’è Chieco?” è la scritta che campeggia alle spalle sue e di alcuni rappresentanti della coalizione di Centrosinistra che lo supporta alle Amministrative del 3 e 4 ottobre; due per ogni partito e lista civica: Partito Democratico, Partito di Rifondazione Comunista, Popolari con Emiliano, Sinistra Ruvese, Ninni Chieco Sindaco.

A introdurre il comizio la giovane cantautrice ruvese Rosita Brucoli,  fresca trionfatrice al Giffoni Music Concept Award, che propone “Acqua e sete”, “Buonanotte” e altri brani da lei composti : una voce fresca e potente che si sposa con la grafica ariosa e colorata della comunicazione del candidato sindaco che intende proporre una continuità nel segno dell’innovazione e di un futuro ricco, declinata in dieci parole chiave.

Il comizio è avviato da Michele Scardigno, presidente del Consiglio comunale uscente, in quota Partito democratico. Ricorda quando, nel 2016, invitò il professore e giurista Pasquale Roberto Chieco a candidarsi alla carica di Sindaco di Ruvo di Puglia.  All’epoca si ricompattò il gruppo dirigente del Partito che consentì, con le altre forze di coalizione del Centrosinistra, di raggiungere la vittoria. Poi sono emerse  vecchie storie (intorno al Pug, alle cooperative); ne sono scaturite incomprensioni che hanno segnato l’inizio di un periodo buio e doloroso per il Pd locale. «Alcuni amici hanno avviato nuovi percorsi»: qui il riferimento è ai consiglieri uscenti Francesco Summo e Pina Picciarelli e alla consigliera dimissionaria Irene Turturo, entusiasti sostenitori di Chieco sino a quando non si è creata una distanza che li ha condotti a costituire, all’interno dell’Assise, il Gruppo Appdem. Ma Scardigno intende riavviare con loro un dialogo schietto e senza retropensieri, auspicando chiarimenti e convergenze. «Ti siamo accanto – dice rivolgendosi a Chieco -. Abbiamo un partito aperto, fatto di uomini, donne, giovani e non solo che si dedicano alla propria comunità, attenti al decoro urbano,  all’agricoltura,  alle attività  produttive e al commercio». Loda l’operato della Giunta composta da tecnici dalle grandi capacità che hanno risanato il bilancio e risolto la questione "cooperative". Inoltre, nonostante la presenza di un bilancio asfittico poi sono stati intercettati finanziamenti che stanno consentendo di far ritornare Ruvo di Puglia fiore all’occhiello della Città metropolitana. Sarebbe stato fatto ancora molto se il Covid non avesse danneggiato attività e bloccato molti percorsi, per circa due anni, sottolinea Scardigno. Ma le prospettive sono rosee per la città e, per questo, saranno sempre al fianco di Chieco. La parola-chiave consegnata è “Casa”.

È la volta di Fatna Dakir, 22 anni , dei Giovani democratici. Ringrazia il Pd per la fiducia ai giovani, dando loro modo di esprimersi.  Lei si candiderà, essendo consapevole che si dovrà rimboccare le maniche. I Giovani Democratici sono attenti all’attualità e al territorio: in collaborazione con il collettivo di Murgia Queer, hanno affrontato le tematiche che gravitano intorno al Ddl Zan. Smentisce chi ha affermato che il Partito democratico sia stato distrutto da Chieco: loro sono l’esempio lampante di come questa Amministrazione abbia incoraggiato i giovani a essere politicamente attivi. «Siamo responsabili del futuro. Ci impegniamo a costruire la città». La parola-chiave è “Futuro”.

Vito Ippedico, segretario locale nonché presidente provinciale dei Popolari con Emiliano, ribadisce il convinto appoggio a Pasquale Chieco perché ne sono condivisi i progetti di miglioramento della qualità della vita. L’impegno dei Popolari sarà indirizzato soprattutto alle attività agricole, industriali, artigianali e commerciali: per questo è fondamentale non lasciarsi sfuggire le risorse del Recovery Fund.  Ippedico, sposando gli intenti della Rete Recovery Sud dei Sindaci, ha a cuore il Piano nazionale della ripresa e resilienza e sarà al fianco di Chieco affinché non ci sia dispersione di risorse. Si farà molta attenzione allo sport e alla salute, curando gli interessi dei meno abbienti. Ippedico garantisce impegno forte e visibile tanto che ritiene i Popolari con Emiliano determinanti per la riconferma di Chieco, così come lo sono stati per la riconferma di Emiliano alla Presidenza della Regione. «Ruvo deve continuare con Chieco. Uomo competente e decisivo». La parola-chiave consegnata è “Lungimiranza”.

Giovanni Mazzone, consigliere comunale uscente in quota Popolari con Emiliano, facendo eco a Ippedico conferma il forte sostegno a Chieco, nel suo caso nato in tempi non sospetti, quando ha sostenuto l’Amministrazione nell’adozione del Piano urbanistico generale che, rispetto a quello ereditato – «una palla al piede» secondo Mazzone – è stato migliorato. La sua attività di consigliere comunale, sottolinea, si è sempre ispirata ai principi di trasparenza, credibilità e giustizia: è orgoglioso di aver sollevato la questione della revisione del regolamento degli impianti pubblicitari per contrastare gli abusi e le irregolarità. Chieco, continua Mazzone, è criticato perché non sarebbe accanto alla gente, ma «lui non è una persona da chiacchiere da bar», lui ama studiare i problemi e risolverli. Problemi, prosegue, generati dall'Amministrazione di Centrodestra che non governa dal 2005. «Rimanete al vostro posto e non muovetevi per evitare nuove sciagure» tuona. E ancora: «Squadra che vince non si cambia. Viva Ruvo e viva i ruvesi».  “Capacità” è la parola chiave che consegna.

Vincenzo Colaprice del direttivo del Partito di Rifondazione comunista locale rivendica orgogliosamente la trentennale attività del Partito a favore delle fasce più deboli. Ricorda l’attività svolta in questi ultimi cinque anni a favore dei lavoratori di Mercatone Uno, a tutela dei lavoratori sfruttati nell'ambito del capolarato, a favore dei diritti degli studenti dell’Itet “Tannoia” e del Liceo scientifico “O. Tedone”. L'ubicazione della sede di Partito nel centro storico ha una natura ideologica: è da questa zona che deve partire il rilancio della città. Si deve ridare identità al tessuto urbano non con la speculazione edilizia ma col riuso degli immobili abbandonati. Colaprice ricorda il costante impegno per il Parco dell’Alta Murgia di cui questa Amministrazione ha cura attraverso la riduzione del consumo di suolo, espresso nel Pug adottato.  E poi parla delle proteste e denunce fatte per porre fine alle esercitazioni  militari nonché  per evitare l’insediamento di un centro di stoccaggio di scorie radioattive. Non ultimo, ricorda le battaglie per il ritorno a una gestione pubblica del servizio di lampade votive che, da questo mese, è affidata alla Ruvo Servizi srl. «Perché  dopo cinque anni con Chieco? – continua Colaprice. Infatti, nel 2016 Rifondazione Comunista aveva proposto un proprio candidato sindaco, Pasquale Raffaele -. Dopo cinque anni sono mutate le condizioni e gli attori della politica. Il Centrodestra parla di crociate contro questa Amministrazione, ma fare una crociata significa farla  contro i ruvesi che hanno votato Chieco». La parola chiave consegnata è “Svolta”.

“Tenerezza” è la parola chiave consegnata da Carmen Roselli del Direttivo di Rifondazione Comunista. Insegnante alla scuola primaria e mediatrice linguistica e culturale, Roselli parla della nascita della sua vocazione politica e di come Chieco incarni i valori in cui crede tra cui legalità e amore per la Bellezza. Ricorda la concessione della cittadinanza civica a 99 bambini stranieri residenti a Ruvo di Puglia, in nome della estensione dello ius soli ai figli di migranti nati in Italia; ricorda le marce di Libera contro le Mafie, il progetto di Ruvo Città educante e l’attenzione alle scuole attraverso i progetti di riqualificazione e ristrutturazione. 

Nicoletta Venuti della lista “Ninni Chieco Sindaco” sostiene il candidato perché pensa "sostenibile" e, quindi, si prende cura della città. Espressione di questo sono le linee guida contenute nel Pug adottato nel 2019: tra queste il contenimento del consumo di suolo.  Fondamentale proseguire nel rigenerare le aree periferiche e il centro antico per dare vita a nuove attività commerciali e valorizzare quelle preesistenti. Lei al verbo "costruire" preferisce "edificare".  ”Sostenibilità” la parola chiave consegnata.

Crede nel progetto di Chieco Giuseppe Caldarola, fiduciario dell’Ordine dei Medici e rappresentante dei Medici di famiglia, fa parte della Lista “Ninni Chieco Sindaco”. La stretta collaborazione tra l’Ordine dei Medici nella figura dei singoli fiduciari e il Comune di Ruvo di Puglia si è rafforzata durante la pandemia Covid. Giuseppe Caldarola, infatti, fa parte del Centro operativo comunale istituito per fronteggiare le criticità connesse all’emergenza sanitaria. Ricorda l’autorizzazione della Asl all’apertura del drive-through in via dei Floricoltori; l’attivazione della postazione Usca nel Pta di Ruvo di Puglia, l'istituzione dell'hub vaccinale in via Volta: non mancano i ringraziamenti ai colleghi. Infine, ricorda  l’imminente progetto di riqualificazione dello stesso Presidio in corso Piave che si trasformerà in un Centro polifunzionale territoriale, con conseguente riduzione delle liste di attesa e di riduzione delle ospedalizzazioni. La parola chiave è “Prevenzione”.  

Raffaella Giancipoli del collettivo di Sinistra Ruvese parla di un miracolo per la longevità di una lista civica che, per sua natura, decade, finita la consultazione elettorale. Ha proseguito nel suo cammino grazie all’attività nel Consiglio comunale con due rappresentanti (Lia Caldarola e Antonio Mazzone, ndr) e all’interesse per i grandi temi di attualità nonché per il territorio. Il Collettivo del 2016 raccoglieva coloro che non si riconoscevano nei canonici Partiti del Centrosinistra: oggi c’è, invece, condivisione di progetti. Sinistra Ruvese sostiene Pasquale Chieco perché vuole costruire una città a misura di tutti – uomini, donne, diversamente abili, bambini, anziani, omosessuali, migranti; sostiene un’Amministrazione dallo sguardo lungimirante che ha seminato nel presente e deve poter raccogliere i frutti. La parola chiave è “Ascolto”.

Le fa eco il consigliere comunale uscente con delega alla sostenibilità ambientale,  Antonio Mazzone (Sinistra Ruvese) per il quale Chieco ha affrontato situazioni complesse senza l’ausilio di alcuna “bacchetta magica” alla quale molti credono. In questi cinque anni si è amministrato con lungimiranza e si è stati capaci di scrivere progetti ben strutturati che sono stati finanziati:  ora ci sono risorse che consentiranno di migliorare sempre più la città.  Nell’Agenda amministrativa previste le politiche ambientali che sono anche politiche sociali perché attente ai più fragili.  Sinistra Ruvese si è sempre fatta promotrice della mobilità sostenibile che non è guerra alle automobili, ma riequilibrio delle modalità di spostamento.  Inoltre, ricorda che si sta ancora lavorando al Piano urbano della mobilità sostenibile in vista dell’Agenda 2030. La parola chiave che consegna è “Parola”.

Le conclusioni sono affidate a Chieco. Il Sindaco uscente confessa che il calore e l’unità della Coalizione che lo supporta lo ha indotto a ricandidarsi per proseguire la realizzazione di progetti non astratti. Progetti di cui esiste un rendiconto che tutti possono visionare. Ringrazia i suoi compagni di viaggio e quelli che si aggiungeranno in seguito, alcuni dei quali, cinque anni fa, componenti di altre coalizioni, come Giovanni Mazzone dei Popolari con Emiliano. I compagni di questi cinque anni sono i consiglieri uscenti del Partito Democratico quali Giovanni Turturro, Angela Bruni, Mario Paparella, Michele Scardigno. Ringrazia i consiglieri Rino Basile e Raffaella Di Terlizzi di Ruvo Futura; ringrazia Lia Caldarola e Antonio Mazzone di Sinistra Ruvese e ricorda  l’allora Movimento Schittulli che lo supportò e i cui ex componenti continuano a sostenerlo. 

Senza di loro, prosegue Chieco, non avrebbe superato le difficoltà: tre Consiglieri  – Irene, Francesco e Pina – si sono persi per strada, prosegue, «ma non per idee e progettualità diverse, non per contestazioni a provvedimenti adottati che sono stati approvati da loro stessi, ma perché avevano una diversa idea di gestione del potere. Perché essere a capo dell’Amministrazione significa gestire il potere». Sin dall'inizio aveva deciso di conferire deleghe su determinati settori a tutti i Consiglieri: lui, infatti, è per la condivisione del “potere” e lo farà anche nella prossima Consiliatura se dovesse essere rieletto. Ma, continua Chieco, Summo, Picciarelli e Turturo volevano gestire il potere istituzionale, volevano essere parte della Giunta tecnica. Ma lui, prosegue, aveva fatto un Patto con la Città che non poteva rinnegare. Quando si è reso conto della natura ed entità dei problemi che attanagliavano Ruvo di Puglia ha deciso di nominare Assessori esterni, tecnici, professionisti esperti: ed è ai tecnici che, a esempio, si deve la risoluzione dell’annoso problema delle Cooperative.

E poi, grazie all’azione politica di questi cinque anni, il Partito democratico ha ritrovato compattezza con un nuovo segretario cittadino, Francesco Cecalupo. Questo Centrosinistra che, continua Chieco, «l’unico vero» ha una continuità amministrativa invidiabile. E lui, socialista da generazioni, guarda con piacere alla presenza di Rifondazione Comunista nella sua coalizione: questo in virtù di un denominatore comune che è la solidarietà e il sostegno ai  più deboli. Infine, ringrazia la sua Giunta: Rocco Marone, Nicola Giordano, Francesco Stolfa, Luciana Di Bisceglie, Monica Montaruli, Monica Filograno. Una Giunta di preziosi tecnici che, se dovesse esserci un Chieco-bis, sarà squisitamente politica.

L’obiettivo di Chieco, in caso di riconferma, è portare a termine i progetti in corso come il bando per la ristrutturazione e riqualificazione dell’illuminazione pubbica; la sicurezza nelle scuole, la istituzione di un Museo civico e dell’Ostello dei viandanti. Certo, ammette Chieco, quando si amministra si può anche sbagliare, ma si devono fare dei correttivi. Per questo vorrebbe investire ulteriormente, rafforzando quanto intrapreso sino a ora, sul personale e sui mezzi della Sanb: questo per una città più pulita e attenta al decoro, anche se ha rilevanza il senso di civiltà di ognuno.  Sul capitolo “aree di sosta a pagamento blu” ritiene che, a fine concessione, si dovranno ridurre ma non abolirle perché si deve tenere fede al principio della sostenibilità ambientale e si deve tutelare il centro antico che non dovrà essere di plastica o da cartolina di maniera. Con le risorse del Recovery Fund si potrà cambiare il volto delle periferie e investire nella digitalizzazione delle imprese e dell’apparato pubblico.

«Noi – conclude – facciamo campagna elettorale parlando coi fatti».

mercoledì 1 Settembre 2021

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mariapia rossini
mariapia rossini
2 anni fa

Bisogna investire anche sulla viabilità. le strade vanno sistemate, vanno sistemati i marciapiedi che dalla ferrovia portano in entro. Andrebbe rimodulato il servizio rifiuti urbani, tendo conto degli over70 che vivono soli. In alcune zone andrebbero posizionati i bidoni per la raccolta organico…almeno quelli. speriamo di vedere + fatti

Anonimo Veneziano
Anonimo Veneziano
2 anni fa

Fate solo ridere perché fra le vostre file vi è gente che certamente non merita nessun voto .Mi spiego.Nelle vostre file vi è gente che alle precedenti votazioni comunali ha militato in forze politiche opposte salvo poi dopo aver conquistato la fiducia di chi li ha votato hanno fatto cambio di bandiera tradendo le aspettative di tutti noi elettori.Ora vorrei gentilmente sapere da questi candidati con che pulpito intendono ancora candidarsi a queste votazioni? Certamente se le cose dovessero andare male dopo un po' ritornerebbero a cambiare bandiera .Siete pertanto gente inaffidabile che non merita di governare la nostra città.