Calcio

Giampaolo Piacenza: «Prometto che venderemo cara la pelle»

Giuseppe Tedone
Il nuovo allenatore della Be board si racconta in un'intervista a RuvoLive.it. «Solo con la grinta e la voglia di far risultato si può cercare di accorciare il divario tecnico con le altre squadre»
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Da tre settimane la Be board Ruvo ha cambiato la guida tecnica: al posto di Rocco Tedone è stato chiamato Giampaolo Piacenza, ruvese doc, ex giocatore che da qualche anno ha iniziato la carriera da allenatore.

Sin da piccolo ha sempre avuto la passione per questo sport, comincia a muovere i primi passi nella scuola della sua città, la Junior calcio Ruvo, per poi passare all’età di 11 anni nelle giovanili della Fidelis Andria (squadra attualmente in Lega Pro) e ritornare a 17 a Ruvo per due stagioni che culminano con la vittoria del Campionato.

Nelle altre esperienze di calcio a 11 indossa le maglie di Corato, Terlizzi e della Victoria Bari, con la quale vince il Campionato e la Coppa Puglia. Ritorna nuovamente a Ruvo, dove svolgerà il doppio ruolo di giocatore e allenatore, ottenendo l’ennesima vittoria del Campionato.

Improvvisamente nasce l’amore per il calcio a 5. Il merito è di Luciano Savi, il quale lo trascina in questa nuova avventura che pian piano lo fa innamorare sempre più del futsal. Nella carriera da giocatore, sempre nella sua città, vince Campionato, Coppa Puglia e Coppa italia nazionale. La stagione successiva indosserà la maglia del Molfetta, per poi ritornare a Ruvo, ma a causa di un grave infortunio è costretto a lasciare il calcio giocato, iniziando la carriera da allenatore.

Lo stesso Savi gli affida la panchina del Ruvo solamente per due anni, perché poi per difficoltà economiche la società decide di non proseguire il progetto sportivo. Dopo tre stagioni di inattività, l’anno scorso è ritornato a ricoprire il ruolo di allenatore accettando l’offerta del Futsal Bisceglie, nella cui squadra erano presenti tantissimi ragazzi ruvesi. Poi è arrivata la chiamata da parte della Be Board.

Te l’aspettavi?

«In realtà in passato ho avuto dei contatti che non si sono concretizzati per varie vicissitudini. Direi con tutta sincerità che non mi aspettavo questa chiamata».

Hai allenato a Bisceglie, ci sono delle differenze di mentalità tra le due città?

«Ho avuto la fortuna dell’esperienza alla guida del Futsal Bisceglie. Sono due realtà molto simili unite nell’intento di fare bene. Certamente l’attenzione mostrata a livello comunale per le associazioni sportive nella città di Bisceglie è meravigliosa».

Nella gara di sabato scorso la Be board è uscita a testa alta contro la capolista, ricevendo i complimenti della squadra avversaria. Quali sono i margini di miglioramento?

«È stata sicuramente una prestazione importante, che ci dà fiducia per il proseguo del Campionato, ma guai ad abbassare la guardia, perché solo con la grinta e la voglia di far risultato si può cercare di accorciare il divario tecnico con le altre squadre».

Cosa vuoi promettere ai tifosi? La squadra riuscirà a salvarsi?

«Quello che posso promettere è che sicuramente venderemo cara la pelle. Non mi piace nominare la parola salvezza, perché mentalmente limita in partenza le prestazioni e la voglia di fare dei ragazzi. Anche se l’attuale posizione in classifica ci porta a pensare solo a questo, i ragazzi si stanno allenando come se ogni allenamento fosse una finale. Stanno migliorando l’autostima e l’intensità di gioco. Guardiamo avanti con fiducia e confidiamo nel lavoro della società».

sabato 2 Dicembre 2017

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