Cronaca

Marcia per la Traiana, le associazioni: «Difendiamo tratto della Francigena da attività industriali»

La Redazione
Gli organizzatori: ​«Cammineremo insieme, guarderemo un paesaggio ricco di potenziale per lo sviluppo a basso impatto come l'agricoltura con i suoi prodotti di eccellenza, il turismo lento, la cultura»
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Per domenica 13 Febbraio le associazioni Via Francigena Appia-Traiana Terlizzi, Amici della Francigena Ruvo di Puglia, Comitato spontaneo residenti Via Appia-Traiana Terlizzi, Cgil Bari, Enpa Terlizzi, La Garra Terlizzi, Legambiente circolo di Terlizzi “Amici di Vito e Clara”, Mt Bike group Terlizzi, Puliamo Terlizzi aps, Torre Normanna apt indicono la Marcia per la Traiana, una camminata di circa 5 km, lungo il tratto terlizzese della Via Francigena. Il raduno è alle 9.30, a Villa Cappelli, in via Appia 11, a Terlizzi. Si parte alle 10, lungo un percorso su fondo agevole, prevalentemente in piano con arrivo al punto di partenza. La marcia durerà circa due ore. La marcia è organizzata per difendere il tratto terlizzese della Via Francigena da ogni tipo di attività industriale potenzialmente dannosa, sostengono gli organizzatori, e a sensibilizzare l'autorità regionale competente a non concedere l'autorizzazione a costruire l'impianto di Sorgenia Bio Power srl. L'area del tratto terlizzese della via Francigena, infatti, è interessato dal progetto, proposto dalla Società, della costruzione di un impianto industriale di digestione anaerobica di sottoprodotto di origine vegetale e animale per la produzione di bioGnl, avente capacità pari a 500 Smc/h, servito da opere ed infrastrutture connesse, in località Monte Serino, a soli 300 metri dalla Via Appia-Traiana a Terlizzi.

«L’impianto – spiegano gli organizzatori della Marcia- comporta la cementificazione di una superficie di 46.900 metri quadri, superficie attualmente impiegata per l’attività agricola con colture prevalentemente olivicole, in zona delocalizzata dalle aree industriali e produttive e dalle principali reti di comunicazione; la biomassa in entrata e il prodotto in uscita (bioGnl e digestato) viaggerebbero esclusivamente su gomma mediante camion e autocisterne. Qualsiasi impianto industriale insediato nel bel mezzo della campagna è incompatibile con il sito individuato, e determina un impatto non compensabile sul paesaggio anche per il consistente traffico di mezzi pesanti. La zona interessata dal progetto conserva i tratti del paesaggio rurale così come modellato nei secoli dall’attività umana. L’integrità e continuità paesaggistica, le emergenze archeologiche dal Neolitico al Medioevo, le caratteristiche geologiche che nei secoli hanno consentito l’insediamento e lo sviluppo agricolo e artigianale della città di Terlizzi, sono valori riconosciuti dal Ministero della Cultura per l’inserimento della Via Appia-Traiana negli elenchi del patrimonio dell’umanità Unesco. Il sito si trova nell’area annessa alla Via Traiana, a 300 metri di distanza dalla fascia di valore paesaggistico comprendente l’antico tracciato di età romana imperiale. La via Traiana a Terlizzi costituisce la direttrice della Via Francigena che da Canterbury a Santa Maria di Leuca si snoda per 2.000 km attraversando quattro nazioni. La Via Fancigena è stata riconosciuta dal Consiglio d’Europa come itinerario storico, lungo il quale si è formata l’identità europea a partire dall’Alto Medioevo, grazie ai transiti di mercanti, eserciti e pellegrini che univano il nord e il sud dell’Europa verso Gerusalemme. Per tale ragione è nella lista propositiva nazionale dell’Unesco. Le aree annesse alla Via Traiana, censita come Regio Tratturello n. 94 nel Piano Comunale dei Tratturi e nel Quadro di Assetto dei Tratturi, sono oggetto di salvaguardia e tutela. Le associazioni proponenti intendono promuovere i valori della salvaguardia a tutela del paesaggio rurale di notevole interesse archeologico, poiché esso è patrimonio cittadino così come riconosciuto dalle norme territoriali vigenti, seppure tali norme non configurino un vincolo. Con la Marcia per la Traiana cammineremo insieme, guarderemo, annuseremo un paesaggio ricco di potenziale per lo sviluppo a basso impatto come l’agricoltura con i suoi prodotti di eccellenza, il turismo lento, la cultura. Occorre oggi che la comunità non debba scegliere tra il patrimonio paesaggistico e culturale e le esigenze imprenditoriali, perché una accorta pianificazione su vasta scala e in coerenza urbanistica, può evitare conflitti tra i due obiettivi. Occorre oggi riflettere insieme per non perdere per sempre il paesaggio rurale di un vasto settore di paesaggio terlizzese, che custodisce in sé l’economia, la cultura, la tradizione, l’identità terlizzese, sensibilizzando l’Autorità competente regionale a non autorizzare l’impianto in quel sito. Le Associazioni organizzatrici invitano tutti i cittadini a camminare insieme per riflettere, e ringraziano Villa Cappelli che gentilmente offre area parcheggio (60 posti disponibili), acqua potabile e uso dei servizi igienici».

martedì 8 Febbraio 2022

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Michela Grasso
Michela Grasso
2 anni fa

In tutto ciò mi chiedo quale sia attualmente la posizione ufficiale dell'amministrazione di Ruvo di Puglia, dato che azioni di tutela della via Francigena ne sono state fatte, ma anche prese di posizione a favore di questo nuovo impianto. Spero questo sia un argomento portato in consiglio comunale da parte di coloro che, anche nella stessa maggioranza, vogliono vederci chiaro sull'impatto ambientale e paesaggistico in quello specifico punto dell'agro tra Ruvo e Terlizzi. Poi se magari l'amministrazione ci degna di chiare indicazioni su come la cittadinanza può ufficialmente interpellare i componenti della stessa fa cosa gradita, visto che solo le congiunzioni astrali possono predire quando questi risponderanno sui social o tramite PEC.