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Savino Muraglia nuovo presidente di Coldiretti Bari e Bat

La Redazione
Classe 1979, andriese, guiderà l'associazione di categoria nel quinquennio 2018-2022. ​In cima alle battaglie la lotta alla criminalità nelle campagne e l'alleggerimento della macchina burocratica​
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L’assemblea dei presidenti ha eletto nei giorni scorsi all’unanimità Savino Muraglia presidente di Coldiretti Bari e Bat per il quinquennio 2018 – 2023.

Classe 1979, si laurea all’Università Luiss di Roma in Economia aziendale. Dopo specializzazioni e master, diviene consulente in operazioni di fusioni e acquisizioni aziendali. Nel 2005 decide di tornare in Puglia, ad Andria, per guidare l’azienda agricola di famiglia Frantoio Oleario Muraglia Savino & C. snc, realtà storica, attiva nella produzione e vendita di olio extravergine di oliva. Oggi l’azienda olivicola si estende su 50 ettari nell’agro tra Andria e Trani, caratterizzati da un oliveto di varietà coratina. Savino Muraglia crea sin da subito una divisione aziendale per canale retail con elevata propensione allo sviluppo su mercati esteri. Oggi tale divisione esporta oltre il 65% del fatturato in 45 paesi nel mondo, anche grazie alla bellezza di colori e disegni degli ormai noti orci in ceramica di Frantoio Muraglia.

Il presidente sarà supportato nella governance del territorio dal Consiglio composto dai presidenti delle numerose sezioni territoriali, Michele Raguso di Bari, Carlo Barnaba di Monopoli, Vincenzo Ventura di Altamura, Gianmartino Valenzano di Rutigliano, Onofrio Maellaro di Noci, Mauro Giuseppe De Ruvo di Molfetta, Francesco Rella di Grumo Appula, Pasquale Cinone di Corato – Trani, Beniamino Nardelli di Conversano, Giovanni Colangelo di Gravina, Giuseppe Caporale, delegato provinciale Coldiretti Giovani Impresa, Lea Nocco, responsabile provinciale di Coldiretti Donne Impresa, e Felice Penta, Presidente provinciale dell’Associazione Pensionati. I due vicepresidenti sono Carlo Barnaba e Michele Raguso.

«Elemento centrale del nostro programma è l’impresa agricola, impegnata non solo nella creazione del reddito, ma anche nella tutela e salvaguardia delle risorse naturali e ambientali e che punta la propria strategia competitiva su un “portafoglio di valori”, materiali e immateriali, attraverso cui costruisce la sua posizione di mercato e il suo ruolo sociale», ha dichiarato il neo eletto presidente ringraziando l’assemblea per la fiducia accordatagli. «Rappresenteremo sempre più il sindacato imprenditoriale di filiera che Coldiretti è diventata – ha concluso – realizzando accordi economici, finalizzati ad assicurare la massima valorizzazione della produzione agricola anche attraverso la stipula di contratti di filiera, utili ad assicurare un giusto reddito all’impresa e prodotti di qualità a prezzi equi ai consumatori».

In cima alle battaglie di Coldiretti Bari e Bat la lotta alla criminalità nelle campagne e l’alleggerimento della macchina burocratica, oltre a uno scontro che potrà divenire anche duro sull’etichettatura a semaforo inglese, oggi replicata e aggravata dal nutriscore francese che penalizza un prodotto di eccellenza come l’olio extravergine d’oliva e avvantaggia incomprensibilmente prodotti come l’olio di colza.

domenica 14 Ottobre 2018

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