Attualità

Diritto alla salute, domani un incontro alla Camera del Lavoro

La Redazione
In Italia persistono grandi disuguaglianze nell'accesso ai livelli essenziali di assistenza: troppe persone rinunciano alle cure per ragioni economiche o le cercano lontano dal proprio territorio​
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Domani, martedì 11 dicembre alle 18.30, nella sede della Camera del Lavoro di Ruvo di Puglia in corso Carafa 2 è indetta un’assemblea pubblica dedicata al tema della sanità territoriale, pugliese e nazionale, propedeutica alla manifestazione organizzata per la mattina del giorno seguente sotto gli uffici della Regione a Bari per protestare contro le lunghe liste d’attesa attualmente presenti.

Introdurrà il coordinatore della Camera del Lavoro Alessandro Pellegrini e interverranno il sindaco Pasquale Chieco e il professor Onofrio Caputi Iambrenghi in qualità di operatore sanitario e docente universitario. Le conclusioni saranno affidate al segretario generale provinciale della Funzione pubblica Cgil Bari Domenico Ficco.

L’obiettivo dell’incontro é restituire forza al servizio sanitario nazionale, logorato da tagli e ritardi, per riaffermare il diritto universale alla salute. Nel 40esimo anniversario della legge 833 di Riforma sanitaria, una delle più grandi conquiste sociali del nostro Paese, Cgil, Cisl e Uil intendono rilanciare impegno e mobilitazione attraverso una campagna di iniziative sindacali in tutte le regioni italiane, per sostenere il pieno rispetto del diritto universale alla tutela della salute. Particolare attenzione sarà data all’urgenza di recuperare il drammatico deficit nell’offerta di prestazioni e servizi nella sanità e nell’ambito socio-sanitario che caratterizza alcune regioni, soprattutto del sud Italia.

Nel nostro Paese persistono infatti grandi disuguaglianze nell’accesso ai livelli essenziali di assistenza (Lea): troppe persone rinunciano alle cure per ragioni economiche o di inefficienza, e sono spesso costrette a cercare risposte lontano dal proprio territorio. In particolare, nelle aree del Mezzogiorno esistono gravi carenze anche sul versante socio-sanitario. Solo un forte servizio sanitario pubblico e universale, integrato con il welfare sociale, può affrontare la sfida dei crescenti bisogni prodotti dai cambiamenti demografici ed epidemiologici quali malattie croniche, non autosufficienza e disagio mentale, cogliendo le differenze di genere. E può farlo costruendo una forte rete di servizi sanitari e sociali integrati e diffusi nel territorio.

La credibilità e la fiducia dei cittadini nel Ssn è fondamentale per la sua sopravvivenza, che è spesso messa in crisi dai casi di malcostume e malaffare. Va condotta una lotta senza tregua alla corruzione, ai clientelismi e a ogni forma di speculazione economica sulla salute, per affermare legalità e trasparenza. Serve inoltre una netta separazione tra ruolo politico e gestione dei servizi. I Piani anti corruzione non possono essere solo adempimenti burocratici, ma vanno costruiti e controllati in modo trasparente, con la partecipazione dei lavoratori e dei cittadini, e accompagnati dai Protocolli territoriali per la legalità.

lunedì 10 Dicembre 2018

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