Politica

Aree blu, il Sindaco: «Sosta gratis per le auto con “contrassegno disabilità”: il punto»

La Redazione
​Il primo cittadino Pasquale Chieco risponde alle polemiche sollevate riguardo alla riduzione del canone concessorio a favore della società che gestisce il servizio di parcheggio a pagamento
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Con riferimento alla questione della gratuità della sosta per le auto con “contrassegno disabilità”, il sindaco Pasquale Chieco ha rilasciato la seguente nota:

«Il Consiglio comunale dello scorso 23 dicembre, con voto unanime, mi ha dato mandato per ampliare ulteriormente le possibilità di sosta gratuita per le auto con contrassegno disabilità.

Su mia proposta, la Giunta ha quindi approvato un protocollo, frutto di un confronto tra uffici e concessionario, con il quale, tra le altre modifiche (per esempio la riduzione delle aree interessate da sosta a pagamento), si è esteso significativamente il diritto al parcheggio gratuito in favore dei cittadini con disabilità riconoscendo al concessionario un importo mensile forfettario di 1.500 euro.

A Ruvo di Puglia sono, infatti, circa 600 i contrassegni di auto a servizio dei disabili che potranno parcheggiare gratuitamente in caso di posti riservati occupati.

Questa decisione, la cui concreta attuazione è prevista per marzo, è stata però animatamente contestata da Consiglieri comunali di minoranza perché, a sentire loro, non rispetta la volontà del Consiglio comunale e perché riconosce al concessionario un corrispettivo ingiustificato.

Una obiezione assai curiosa, a dire il vero.

Tutti sanno infatti che i diritti di welfare costano.

Come, per esempio, è possibile eliminare i ticket in sanità?

La gratuità della prestazione sanitaria a tutela del diritto alla salute è un costo che si accolla lo Stato. scegliendo come usare le tasse che paghiamo. Discorsi simili potremmo farli per tanti sostegni economici e sociali.

Scelte appunto.

Riconoscere la gratuità della sosta delle auto a servizio dei cittadini con disabilità ha un costo.

Un costo che la concessionaria non si accolla e tocca quindi al Comune farsene carico.

È una scelta; la nostra scelta.

Insomma, delle due l’una: se vogliamo (come vogliamo) introdurre un nuovo diritto a favore dei cittadini con peculiari necessità, dobbiamo accollarcene i relativi costi così come avviene in tanti altri casi per tanti altri diritti, convinti che possa migliorare la vita non di pochi ma di tutti.

In ogni caso, accettando le sollecitazioni che mi vengono anche da alcuni consiglieri di maggioranza, rimetterò la questione alla discussione e alle valutazioni pubbliche del prossimo Consiglio comunale per decidere insieme come procedere per migliorare il diritto alla mobilità delle persone con disabilità».

lunedì 20 Gennaio 2020

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